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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Reset, incontro in commissione Bilancio: "Ripristinare il tempo pieno"

La richiesta dei sindacati è quella di riportare le ore contrattuali di tutti i lavoratori a 40: "Bisogna assumersi le proprie responsabilità nei confronti di questa gente che ha comunque ampiamente dimostrato di essere all’altezza dei propri compiti, garantendo tutti quei servizi che vengono svolti quotidianamente"

Un emendamento per integrare le somme destinate alla Reset e garantire il ripristino del tempo pieno di tutti i lavoratori e la piena applicazione del contratto collettivo nazionale. È quanto hanno chiesto i sindacati Uiltucs Uil, Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Asia, Alba e Cisal in un incontro in commissione Bilancio del Comune alla presenza del presidente Barbara Evola e dei consiglieri Sandro Terrana, Ugo Forello, Fabrizio Ferrandelli, Dario Chinnici e Mineo Andrea. La richiesta dei sindacati è quella di trovare le somme per chiudere l’anno in corso mentre per il 2018 le somme dovrebbero essere strutturali, cioè 38 milioni che si aggiungono ai risparmi dell’Iva. Queste somme, unitamente a quelle derivanti dai contratti di servizi con le altre partecipate e con il Comune, permetterebbero alla Reset il ripristino a tempo pieno di tutti i lavoratori e la piena applicazione del contratto collettivo nazional così come previsto dagli accordo già sottoscritti da tempo tra Comune e sindacati. 

In commissione i sindacati hanno ribadito che la mancata applicazione di questi accordi impedisce nei fatti la possibilità di ripristinare le ore contrattuali di tutti i lavoratori (40 ore) e di avviare la contrattazione su tutti quei temi, compresa la classificazione e l’organizzazione del lavoro, temi che secondo gli accordi sarebbero dovuti essere affrontati già da tempo con l’obiettivo di garantire alla Reset una gestione dell’impresa in termini di efficacia e di efficienza. Per questo motivo i sindacati unitariamente hanno proposto alla commissione di farsi parte attiva attraverso   la formulazione di un emendamento che preveda l’integrazione delle somme.

La commissione si è riservata prima di potere assumere qualsiasi determinazione sull’argomento, di esaminare attentamente i documenti e i bilanci per potere fare una valutazione più puntuale della problematica Reset e si è resa disponibile a riconvocare le parti in tempi brevi, pur ritenendo fattibile la possibilità di proporre emendamenti e di impegnarsi recependo le istanze dei sindacati per intervenire sul bilancio di previsione 2018.

I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, apprezzando la disponibilità della commissione ad affrontare la tematica, auspicano che “in tempi brevi si possa dare una risposta ai lavoratori per chiudere l’anno 2017 e chiedono che nel bilancio di previsione del 2018 debbano essere stanziate le risorse in termini strutturali che tengano conto degli importi già previsti negli accordi sottoscritti, ritenendo assolutamente prioritaria l’esigibilità degli accordi quale base di avvio per una discussione interna alla Reset sulla contrattazione di secondo livello dove confluiscono tutte quelle tematiche contrattuali a tutt’oggi non affrontate affinché ai lavoratori Reset venga riconosciuta  la medesima dignità di lavoratori delle altre società partecipate”. 

Le sigle, assieme alle proprie Rsa, si dichiarano “pronte a promuovere iniziative di protesta a sostegno della vertenza qualora l’amministrazione comunale continui a tergiversare sulla questione Reset, chiedono che gli accordi vengano rispettati e che ciascuno si deve assumere le proprie responsabilità nei confronti di questo bacino di lavoratori che ha comunque ampiamente dimostrato di essere all’altezza dei propri compiti, garantendo tutti quei servizi che vengono svolti quotidianamente”.    

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