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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Cantiere navale, la Regione blocca appalto da 54 milioni di euro

La gara, bandita nel 2010 sotto il governo Lombardo, era stata vinta da Cimolai. Prevedeva la ristrutturazione di due bacini di carenaggio da 19 e 52 mila tonnellate. Nelle intenzioni della Regione, invece, ci sarebbe la realizzazione di un nuovo bacino da 80-90 mila tonnellate

Bloccato cantiere da 54 milioni di euro nel Cantiere navale palermitano. La Regione ha revocato la gara d'appalto per i lavori di ristrutturazione dei due bacini di carenaggio, dirottando l'investimento su una nuova gara che prevede la realizzazione di un impianto con le stesse caratteristiche ma dalle dimensioni superiori. Questa mossa potrebbe dare il via ad una richiesta di risarcimento alla Regione per un importo di circa cento milioni di euro.

Le gare riguardano i due bacini da 19 e 52 mila tonnellate, ovvero quelle strutture tramite le quali vengono sollevate le navi per effettuare le riparazioni. Si tratta di un appalto, si legge sul Giornale di Sicilia, bandito nel 2010 e le cui graduatorie sono arrivate solo nel 2012. Sia prima che dopo c'è stato spazio per una lunga sfilza di ricorsi tra i due principali gruppi industriali del settore coinvolti, Fincantieri e Cimolai. Dopo gli scontri la gara se l'è aggiudicata Cimolai, a cui si sono associati i siciliani della Metalmeccanica Agrigentina.

Ma il maxiappalto revocato ieri dall'assessorato regionale alle Attività produttive, guidato da Linda Vancheri, non è ancora mai stato assegnato. Il progetto iniziale è nato sotto il governo Lombardo, per poi essere ostacolato dalla giunta Crocetta. Tornando ai giorni nostri, dopo l'accordo tra Comune, Autorità portuale e Regione, si era pensato ad un piano alternativo per la realizzazione di un bacino di carenaggio da 80-90 mila tonnellate. Idea condivisa dal governo nazionale, rappresentato in fase istruttoria dal sottosegretario siciliano Simona Vicari.

I fondi a disposizione, ad ogni modo, sono sempre quelli: 54 milioni che la Regione, sfruttando risorse europee, potrebbe portare complessivamente a 65. Per questo motivo, già nell’autunno scorso, l’assessore Vancheri aveva avviato la revoca dell’assegnazione dell’appalto a Cimolai. Poco meno di una settimana fa un centinaio di lavoratori del Cantiere navale avevano occupato la sede dell'assessorato alle Attività produttive per sollecitare le istituzioni circa gli impegni presi sul bacino da 80 mila tonnellate, che potrebbe dare un forte impulso allo stabilimento.

"Bisogna accelerare - avevano dichiarato Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani - tutte le procedure per giungere alla realizzazione del bacino da 80 mila tonnellate. Gli accordi con Fincantieri sono chiari, senza questa opera il cantiere non potrà essere al centro della mission industriale dell'off-shore che l'azienda intende sviluppare. Non comprendiamo il perché di questo disinteresse che rischia di far morire una realtà produttiva fondamentale per la nostra città"

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