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Economia

Regionali pronti allo sciopero, Cisal: "Promesse disattese"

Per il sindacato non è stata data risposta alle "legittime richieste dei lavoratori. La riqualificazione resta a costo zero e quindi irricevibile, le progressioni rimangono ferme così come gli otto milioni di euro per la contrattazione"

“La delibera del governo Musumeci che avrebbe dovuto fermare lo sciopero dei dipendenti regionali si è rivelata una scatola vuota: nonostante i roboanti annunci dell’esecutivo e di alcuni sindacati, per i lavoratori della Regione non c’è niente. La misura è colma: il Siad-Cisal annuncia per il prossimo 6 dicembre la prima giornata di sciopero”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Cisal che annunciano uno sciopero per il prossimo 6 dicembre.

"Abbiamo atteso di leggere con attenzione la delibera approvata dalla giunta regionale – continuano Badagliacca e Lo Curto – e i nostri timori sono stati confermati: nessuna risposta alle legittime richieste dei lavoratori se non quanto già spetta loro per contratto, ossia salario accessorio e indennità di vacanza contrattuale. La riqualificazione resta a costo zero e quindi irricevibile, le progressioni rimangono ferme così come gli otto milioni di euro per la contrattazione, niente per i funzionari o per le differenze sullo straordinario. Invitiamo tutti i lavoratori e le altre organizzazioni sindacali ad aderire allo sciopero del 6 dicembre: il tempo delle promesse è finito, non consentiremo ai dirigenti generali e al governo di ignorare ancora una volta le sacrosante istanze dei dipendenti".

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