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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Bonanni a Palermo: “Non credo che la Fiat investirà ancora a Termini”

Il segretario della Cisl al primo congresso Palermo-Trapani. "Nell'Isola tasse troppo alte". Sulla riforma delle Province: "A noi va benissimo, ma chiediamo alla Regione di discutere su dove impiegare i lavoratori"

"Non credo che la Fiat voglia investire qui avendo dismesso lo stabilimento che aveva, peraltro in un momento in cui le auto, non solo in Italia, ma in tutta Europa, hanno avuto un calo del 30%". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, rispondendo ai cronisti a Palermo a margine del primo congresso Cisl Palermo-Trapani che sancisce l'accorpamento fra le due città della Sicilia occidentale. "In Francia stanno chiudendo alcune fabbriche - ha aggiunto Bonanni - la General Motors sta chiudendo in Belgio e così via. Per la verità, fino ad adesso non abbiamo perso ulteriori posti di lavoro come successo qui in Sicilia".

Bonanni ha commentato anche gli ultimi provvedimenti presi dalla Giunta regionale. "Tutto ciò che va in sostegno di chi ha bisogno per noi va benissimo – ha detto - ma la vera questione per noi è discutere su come rilanciare l'economia, su come bonificare i territori per attivare gli investimenti esteri. In Sicilia abbiamo bisogno di lavoro - ha proseguito - e questo può arrivare solo da nuovi investitori, che non vengono nell'Isola perchè le tasse sono alte, la giustizia lenta e la Pubblica Amministrazione o non c'è o è vessatoria. Queste sono le emergenza da affrontare".

"Noi sosteniamo da tempo la necessità di una revisione profonda delle istituzioni e delle amministrazioni. Un mese e mezzo fa abbiamo annunciato un manifesto per una revisione che prevede anche la soppressione delle Province. Che in Sicilia non sono previste nello Statuto, ma sono state volute in seguito dalle forze politiche. Ora noi chiediamo alla Regione di discutere su dove impiegare i lavoratori, perchè l'obiettivo è rielaborare l'impegno di tutti quei soggetti impiegati in questi enti. La Cisl – ha concluso Bonanni - dedica questa giornata a Daniela e Margherita, le impiegate umbre uccise negli uffici della Regione mentre stavano facendo il loro dovere. Hanno subito un attentato gravissimo".

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