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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Parte da Palermo il solare concentrazione su piccola scala nel mediteraneo

Solare a concentrazione su piccoli edifici nell’Europa del Sud e in Medio Oriente: il termodinamico non è più solo energia per grandi impianti ma anche per produzione locale e distribuita. Si chiama ‘Small scale thermal solar disctrict units for Mediterranean communities’ il progetto di cooperazione ad alto contenuto di innovazione tecnologica e sociale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Il solare a concentrazione splende anche su piccola scala: impianti di dimensione ridotta installati su edifici pubblici, per produrre elettricità, acqua calda, raffrescamento estivo e anche acqua pulita per le comunità locali dell'area mediterranea.

Impianto CSP

È un progetto europeo ad altissimo valore di innovazione tecnologica e sociale quello che parte da Palermo per diffondersi in paesi della sponda sud ed est del nostro mare. Con ben 5 milioni di euro, una dotazione economica importante, assegnati dalla Commissione Europea, nell'ambito del programma di cooperazione euromediterranea ENPI CBCMED, al Consorzio ARCA, incubatore d'impresa e nodo di trasferimento tecnologico dell'Università di Palermo, e ad altri 13 partner istituzionali e scientifici in Italia, Grecia, Francia, Giordania, Egitto e a Cipro. Serviranno a costruire, sperimentare e far funzionare, anche dal punto di vista dell'impatto sociale ed economico, impianti solari a concentrazione cosiddetti 'poligenerativi', utili insomma per offrire servizi energetici integrati a piccole utenze (edifici pubblici, ma anche condomini, residence e piccole/medie imprese).

Si è svolto a Palermo, "STS-MED Small Scale Thermal Solar District Units for Mediterranean Communities", il convegno internazionale a cui hanno partecipato tra gli altri, oltre all'ENEA e alla Regione Siciliana, il Ministero dell'Energia della Giordania, la Camera di Commercio di Cipro, l'Università di Atene, la Commissione francese per le energie alternative.

Il progetto ha avuto la massima valutazione della Commissione Europea, arrivando primo su 300 presentati, di cui solo 19 scelti. Lo ha sottolineato, Luca Palazzo, responsabile di ENPI - il programma di cooperazione euromediterranea che finanzia progetti strategici cui partecipano soggetti istituzionali e operatori economici.

Il cuore del progetto è l'utilizzo dell'energia solare catturata con i sistemi a concentrazione in possibile integrazione con sistemi di conversione e distribuzione dell'energia raccolta. Oltre alla produzione di energia elettrica, si potranno così produrre acqua ad alta temperatura da utilizzare per riscaldamento ma anche condizionamento - essenziale in area mediterranea - e addirittura potabilizzare l'acqua. Altre applicazioni potranno riguardare campi specifici, come la fornitura di energia per la gestione di cucine e mense, o i processi di sterilizzazione da utilizzare, ad esempio, in ospedali o lavanderie.

Le quattro unità pilota saranno installate e rese efficienti per rappresentare un modello di riferimento per la realizzazione di impianti di piccole dimensioni, soprattutto su edifici pubblici.

I risultati attesi per il progetto dovranno essere raggiunti entro i 36 mesi di durata della cooperazione internazionale e saranno misurati grazie a indicatori condivisi dai 13 partner. «Si prevede l'implementazione di quattro impianti pilota in Italia, Cipro, Egitto e Giordania», spiega Umberto La Commare, presidente del Consorzio ARCA. "Coinvolgeranno 1.000 professionisti e tecnici, 20 comunità locali, per un totale di 20.000 utenti finali che potranno sperimentare i vantaggi dei sistemi a concentrazione solare di tipo integrato, e, attorno agli impianti svilupperemo innovative filiere di piccole e medie imprese".

Dal punto di vista tecnico, l'innovazione più interessante rimane quella dell'utilizzo del solare a concentrazione - una tecnologia finora utilizzata prevalentemente nei grandi impianti - per applicazioni integrate di piccole dimensioni. Mentre dal punto di vista sociale, il vero punto di forza del progetto è nel suo essere un living lab: gli impianti saranno sottoposti alla verifica di fattibilità non a livello accademico, ma sul campo, con un confronto serrato con impiantisti, tecnici, professionisti e imprenditori. Una sorta di approccio open source in cui la sperimentazione sarà calibrata in base alle richieste e alle esperienze locali e non alle esigenze di grandi industrie multinazionali o ai presupposti della ricerca accademica.

Il progetto costituisce un risultato del percorso di internazionalizzazione intrapreso dal Consorzio ARCA, già attivo nelle reti di partenariato per l'innovazione imprenditoriale e sociale Enterprise European Network e European Network of Living Labs finanziate dalla Commissione Europea.

Sostegno alle autorità locali, nuove prospettive di sviluppo, posti di lavoro e crescita sono i temi di questa due-giorni dedicata al lancio del progetto: un meeting internazionale tutto mediterraneo.

Questo primo appuntamento palermitano segna un punto di partenza importante per potenziare le reti scientifiche e commerciali del bacino, condividere conoscenza ed esperienza e dare maggiore consapevolezza e fiducia nelle proprie potenzialità alle popolazioni coinvolte.

Per maggiori informazioni visita il sito www.stsmed.eu oppure visita il sito del Consorzio Arca www.consorzioarca.it

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