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Economia

Arriva a Palermo "Foody", la prima piattaforma di turismo enogastronomico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Foody, la prima piattaforma di turismo esperienziale enogastronomico dedicata a tutti quei viaggiatori che vogliono organizzare prenotare e vivere esperienze enogastronomiche 100% locali ovunque si trovino, è pronta per fare il suo ingresso sul mercato e ha scelto proprio Genova come base operativa! Una piattaforma innovativa per viaggiare e scoprire nuovi posti perché mette in contatto i viaggiatori con le persone del posto, i famosi locals che attraverso la piattaforma propongono le proprie attività enogastronomiche. Il funzionamento è semplicissimo: Il viaggiatore sull'homepage di Foody cerca la destinazione tramite il box di ricerca oppure selezionando una delle città da noi proposte.

Una volta effettuata la ricerca visualizza le esperienze enogastronomiche offerte dai Local Host presenti nella zona. Può quindi selezionare quella o quelle che preferisce, scendere nel dettaglio e visualizzare la pagina dedicata ad una esperienza specifica contente tutte le informazioni relative all'attività e stabilite dall'Host, come per esempio il titolo, la descrizione, il prezzo, le immagini e il punto d'incontro. Se interessato manderà una richiesta di prenotazione per l'esperienza e procederà con il pagamento in modo sicuro tramite il sito. Le esperienze sono attività enogastronomiche progettate, proposte e gestite dai Local Host del luogo che forniscono ai Viaggiatori la possibilità di scoprire un territorio da un punto di vista culinario. Immaginate per esempio di andare a Genova e imparare a fare il vero pesto alla genovese nel mortaio, oppure un food tour a Napoli con una vespa d'epoca, andare a caccia di tartufi nel bosco con un cacciatore esperto, andare a pescare con un pescatore del luogo, poter partecipare ad una vendemmia oppure vivere un week end come un vero contadino.

Le esperienze possono essere di durata variabile, un paio d'ore, un'intera giornata o più giorni. Tendenzialmente tutti possono essere Local Host e proporre esperienze enogastronomiche: privati, guide turistiche ma anche aziende produttrici del settore che hanno così l'opportunità di far conoscere la propria realtà partendo proprio dal prodotto e utilizzando Foody come uno strumento di marketing e di business. Iscriversi a Foody, entrare a far parte della nostra community e proporre le proprie attività enogastronomiche è totalmente libero e gratuito. Non applichiamo nessun tipo di abbonamento alle persone che vogliono organizzare e proporre le proprie attività enogastronomiche. Foody guadagna solo quando il Local Host guadagna. Pertanto per fornire e mantenere un servizio di qualità applichiamo un costo del servizio totale del 22%. Il 10% viene applicato al viaggiatore e il restante 12% all'Host. Il modello utilizzato è molto simile a quello di altre piattaforme conosciute e rinomate a livello internazionale come per esempio la stessa Airbnb.

Chi organizza e propone le proprie attività ed esperienze enogastronomiche decide e stabilisce in autonomia la propria attività, la sua disponibilità, ed il prezzo. Al termine di ogni esperienza Foody si attiva per procedere al pagamento dell'Host ovvero del prezzo da lui stabilito al netto del costo del servizio pari al 12%. Per diventare Local Host e proporre le proprie esperienze enogastronomiche basta inviare la propria proposta tramite il sito accedendo alla sezione "Diventa Local Host" in homepage, una volta inviata la propria proposta il nostro Team di controllo qualità prende in carico la stessa e se rispecchia i nostri standard di qualità, consultabili sul nostro sito, verrà pubblicata su Foody e sarà così visualizzabile e prenotabile dagli utenti interessati. In aggiunta alla proposta spontanea da parte degli utenti viene effettuata in parallelo una ricerca e selezione da parte del nostro team di esperienze già presenti sul mercato a cui si offre un ulteriore canale di vendita e promozione. Questo perché il nostro obiettivo è dare risalto a tutta l'offerta enogastronomica per cui l'Italia è famosa nel mondo. In questo senso è anche un ottimo strumento di marketing territoriale a tutte quelle che sono le tipicità gastronomiche italiane. Si parte con 6 città e 20 esperienze offerte dai nostri Local Host, man mano che si esaminano e si valutano le esperienze proposte, quelle idonee verranno inserite arricchendo l'offerta.

"Le dieci regioni selezionate da Foody, in termini di attrattività turistica e cultura enogastronomica, su cui mira ad espandere la propria offerta vi sono: Lazio, Campania, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Puglia. Perché se si parla di turismo enogastronomico il focus non può legarsi solo alle grandi città come Firenze, Roma o Milano, ma deve comprendere anche quelle località che hanno molto da offrire in termini di turismo e di enogastronomia così da poter costruire un vero e proprio itinerario del gusto a livello nazionale. Oggi c'è una nuova frontiera del turismo dove la parola "esperienza" sta rivoluzionando l'idea stessa di viaggio. All'interno di questa tendenza il turismo enogastronomico è cresciuto ed il cibo è uno degli ingredienti più importanti del viaggio e sta diventando sempre di più, elemento cruciale nella scelta della destinazione. L'idea alla base di Foody nasce proprio dal desiderio di dare una risposta a questo nuovo trend: creare una piattaforma in cui le persone del posto possano offrire esperienze enogastronomiche per i viaggiatori e questo, ovunque nel mondo. A me piace definire Foody come quell'amico del posto che ti prende per mano e ti fa scoprire la sua città con i suoi occhi e la sua gola. Foody nasce dall'incontro di due giovani ragazzi che si trovavano a Milano entrambi per lavoro e che non avrebbero mai immaginato di iniziare questo viaggio insieme. Quello che ha unito Elena Bisio (CEO e Co-founder) e Michele Arleo (CTO e Co-founder), entrambi co-fondatori di Foody, è stata non solo la voglia di mettersi in gioco ma la passione comune per il viaggio, il cibo e l'idea che le esperienze più autentiche sono nel rapporto diretto con la gente del luogo e non nelle classiche guide turistiche. Un modo di vedere il viaggio tutto nuovo ed emozionale.

L'opportunità di iniziare a fare sul serio arriva dopo che Foody vince la selezione ed entra all'interno del percorso di accelerazione di H-Farm Accelerator, uno dei più importanti acceleratori nel panorama italiano. Grazie a questo percorso il team si arricchisce di altri due compagni di viaggio fondamentali per lo sviluppo del progetto: Simone Campinoti (Frontend Developer) e Rishabh Jain (Backend Developer). Oggi il sogno, partito come una semplice idea davanti ad un bicchiere di vino, è finalmente realtà grazie al lavoro costante di tutto il team, alla loro passione, tenacia e costanza. Is all about the people" racconta Elena Bisio CEO e Co-founder di Foody. Il mercato del Turismo enogastronomico conosciuto ai più anche come "Food Tourism" a livello internazionale vale 150 miliardi di dollari (World Tourism Organization). Non c'è da stupirsi, infatti, 1/3 della spesa dei turisti è dedicata proprio al cibo (Global Report on Food Tourism), questo mercato cresce sempre di più grazie anche alla nuova generazione dei "Food Travellers" ovvero i viaggiatori del gusto, il 93% dei turisti internazionali ricerca esperienze enogastronomiche memorabili quando è in vacanza e il 49% si è mosso proprio per questa motivazione (World Food Travel Monitor 2016). Se si parla di turismo e di enogastronomia il mercato italiano la fa indubbiamente da padrone e si presta ad essere non solo un ottimo punto di partenza per Foody ma al tempo stesso un vero e proprio vantaggio competitivo. Non a caso l'Italia è al 1° posto come brand riconosciuto a livello internazionale in termini di turismo e cultura, si aggiudica la 5° posizione in termini di arrivi di turisti da tutto il mondo, 2/3 degli stranieri scelgono il bel Paese per il suo cibo ed il 64% degli stranieri associa proprio la destinazione alla sua offerta enogastronomica. Dati interessanti provengono anche dagli stessi italiani: più di 4 italiani su 10 nel 2015 ha scelto di fare proprio una vacanza all'insegna dell'enogastronomia. Anche la spesa turistica in cibo è in crescita: ben 26 miliardi di euro sono stati spesi in cibo nel 2015 da turisti stranieri e italiani con una crescita del +3% durante il 2016.

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