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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Palermo-Agrigento e l'incognita stipendi, aziende creditrici: "Conte ha assicurato incontro"

Il Comitato creditori della Cmc in Sicilia ha incontrato il premier Giuseppe Conte e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli: “Il premier ci convocherà verso la metà della prossima settimana a Roma, assieme alla Regione e all’Anas"

“Il premier Conte ci convocherà verso la metà della prossima settimana a Roma, assieme alla Regione e all’Anas". Ad annunciarlo è il Comitato creditori della Cmc in Sicilia che oggi ha incontrato il premier Giuseppe Conte e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, alla presenza tra gli altri del direttore regionale dell'Anas Sicilia, Valerio Mele, nel cantiere in contrada Bigini, per sbloccare i lavori di ampliamento delle statali 640 Agrigento-Caltanissetta e 121 Palermo-Agrigento. Il Comitato sottolinea che "per i lavori futuri Anas ci pagherà direttamente, mentre, riguardo ai crediti pregressi per circa 50 milioni di euro che vantiamo nei confronti della Cmc in concordato, è ferma intenzione del presidente del Consiglio trovare una soluzione assieme a tutti gli attori di questa vicenda. Il tutto per arrivare all’obiettivo fissato da Conte, cioè completare le due opere in tempi celeri”.

“Tutti noi – si legge in una nota del Comitato - cioè le 100 imprese tra affidatarie, subappaltatrici e fornitrici, e i 2.500 dipendenti, siamo rimasti profondamente colpiti dal fatto che il premier Conte ha mostrato responsabilità, misura, equilibrio politico e capacità decisionale. Abbiamo ringraziato lui e il ministroToninelli per avere preso a cuore il nostro che è il problema di tutta la Sicilia. Entrambi, infatti, si sono resi conto che i due cantieri messi insieme rappresentano attualmente uno dei più grandi impianti d’Italia per realizzare un’opera che non solo connette velocemente e in sicurezza l’ovest con l’est della Sicilia, ma offre anche una funzionale alternativa e via di fuga in caso di
interruzioni della vecchia autostrada Palermo-Catania che, dopo il crollo del viadotto Himera ancora non reintegrato, è interessata da un importante piano di manutenzione straordinaria con conseguenti e inevitabili ripercussioni sul traffico. E’ un atto di grande responsabilità politica, oltre che di amore per le nostre martoriate comunità, impegnarsi al loro rapido completamento”.

“Abbiamo comunque scongiurato il presidente del Consiglio a fare presto – ha concluso il Comitato dei creditori – a partire dallo sblocco dei primi 10 milioni di euro che Cmc si è impegnata a pagarci e senza i quali non possiamo più acquistare i materiali per completare i cantieri che abbiamo riaperto lo scorso 28 febbraio. Inoltre, gli abbiamo denunciato le manovre in corso da parte di speculatori che, promettendo alla Cmc sostanziali ribassi, tentano di sostituirsi a noi nella titolarità delle opere che poi vorrebbero riaffidarci strozzandoci con ulteriori tagli su prezzi e pagamenti”. 

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