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Economia

Mondadori lascia Palermo e licenzia, Uiltucs: "Pronti ad azioni legali"

Secondo il sindacato c'è anche anche un aumento dei costi d’affitto dietro la chiusura del punto vendita di viale Strasburgo. Flauto: "Verificheremo se sono state rispettate tutte le procedure"

"Non solo la crisi finanziaria, ci sarebbe anche un aumento dei costi dell’affitto dietro la chiusura del punto vendita Mondadori di viale Strasburgo e il licenziamento dei dipendenti". Lo dice la Uiltucs Sicilia. 

La vertenza risale allo scorso anno quando Ovs ha aperto un punto vendita in via Ruggiero Settimo al posto dello store Mondadori che si è trasferito in un corner di un negozio Ovs in viale Strasburgo. Dei 14 dipendenti in servizio, sette sono andati in Ovs e sette sono rimasti in Mondadori. Il nuovo corner però ha registrato delle perdite. Come se non bastasse Mondadori ha comunicato che dal 18 luglio scadrà il contratto d’affitto e Ovs ha chiesto “un notevole aumento del corrispettivo”. Per cui Mondadori ha deciso di “cessare definitivamente l’esercizio del reparto con conseguente esubero dei lavoratori”. Non è prevista l’apertura di altri punti vendita a Palermo. Ai lavoratori è stata offerta la possibilità di trasferirsi in altri punti vendita di altre città come Milano, Marcianise in Campania o Paderno Dugnano.

Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, e la componente della segreteria regionale, Ida Saja, annunciano che “chiederemo l’esame congiunto e verificheremo le cause che hanno portato Mondadori a prendere questa decisione per capire se ci sono margini di intervento, a tutela di tutti i livelli occupazionali". Nel mirino anche il comportamento di Ovs: "Non si esclude che dietro a questa vicenda si possa configurare una elusione delle procedure a suo tempo avviate, ci riserviamo di valutare con i nostri uffici legali le eventuali azioni da intraprendere a tutela dei diritti dei lavoratori eventualmente lesi".

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