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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

La crisi travolge Mercatone Uno, partono i licenziamenti

Sono oltre tremila i lavoratori impiegati sull'intera rete vendita nazionale, di cui 199 nei punti di vendita di Palermo, Carini e Misterbianco

La crisi travolge anche Mercatone Uno. L'azienda ha appena inviato alle organizzazioni sindacali la comunicazione di avvio procedura di riduzione personale. "Il criterio di scelta del personale da collocare in mobilità - dichiara Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia - verrà individuato tra i lavoratori che non si opporranno al licenziamento collettivo e sarà oggetto di discussione nel corso dell'esame congiunto con i sindacati, presumibilmente, già il prossimo 12 luglio presso il Ministero dello Sviluppo Economico".

Sono oltre tremila i lavoratori impiegati sull'intera rete vendita nazionale, di cui 199 nei punti di vendita di Palermo, Carini e Misterbianco che attendono di conoscere cosa sarà del loro futuro, che risulta essere strettamente connesso all'esito del bando d’asta per la cessione in continuità, utile a ricercare acquirenti per l’intero perimetro aziendale che conta quasi 80 negozi di cui, parte, chiusi al pubblico.

Marianna Flauto, alla guida della Uiltucs Sicilia, rassicura i lavoratori: “L'azienda dichiara chiaramente che la procedura è finalizzata a favorire la ricollocazione del personale ed è su base volontaria. In questo momento sono aperti dei tavoli a livello nazionale in cui si discute di salario variabile, una sorta di premio sulle vendite che solitamente è sintomo che l'azienda crede ancora sulla continuità”.

Mercatone Uno è in amministrazione straordinaria e i commissari da tempo tentato la vendita del colosso. A metà giugno è stato pubblicato un bando per la vendita dell'intero complesso e chiunque sia interessato può presentare offerte vincolanti per l’acquisto entro le 18 del 7 settembre prossimo. Informazioni sul sito www.mercatoneunoamministrazionestraordinaria.it. Nei mesi scorsi l'azienda in una nota aveva evidenziato il “perdurare della crisi e il continuo calo dei consumi particolarmente grave nel settore dei beni durevoli, che ha determinato una costante riduzione del fatturato, il tutto aggravato dal contesto deflazionistico a cui conseguono prezzi di vendita sempre più bassi e perdita di marginalità".

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