Interrotti i contatti col Comune: Ikea dice addio a Palermo?
Il punto vendita che doveva aprire in città, dove sarebbero entrati circa 200 dipendenti, rischia di non vedere mai la luce: pare che all'azienda svedese non sia andato a genio il territorio di Brancaccio come sede
Ikea addio. Sfuma il sogno degli affezionati al brand nord europeo di mobili e accessori per l’arredamento che fremevano alla notizia della nuova possibile apertura nel capoluogo siciliano. Pare, infatti, che i contatti tra i vertici dell’azienda e il Comune si siano interrotti e così il punto vendita che doveva aprire in città a Brancaccio rischia di non vedere mai la luce.
La zona proposta, grande circa 40 ettari, sembra non abbia incontrato i gusti del colosso svedese. “Qualora nell’ambito urbano non ci dovessero essere gli spazi che Ikea richiede, senza gravare sul verde storico presente in città, la conseguenza sarà quella di cercare una sede altrove”, così riferisce a SiciliaInformazioni Juan Diego Catalano, presidente della Prima commissione Affari Generali del Comune. Nel nuovo punto vendita sarebbero entrati circa 190 dipendenti, di cui circa il 70% a tempo determinato.
Anche per questo il primo cittadino aveva espresso tutta la sua soddisfazione per il progetto: “La presenza di Ikea – aveva dichiarato Orlando – contribuirebbe a sviluppare il processo di rilancio economico e commerciale sul territorio”. Ma fra il dire e il fare, lo si sa, c’è di mezzo il mare. E così a riportare tutti con i piedi per terra ci ha pensato Alberto Mangano, presidente della Sesta commissione Urbanistica che ha dichiarato: “Non abbiamo avuto più notizie dall’azienda. Non so cosa prevedano i loro piani, ma ritengo che un polo Ikea nella Sicilia occidentale si debba realizzare. Ma a Palermo la situazione è problematica, un altro intervento sul modello dei centri commerciali Forum o Conca d’oro, il territorio non potrebbe sopportarlo”.
