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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Termini Imerese

Spiragli per l'ex stabilimento Fiat, Grifa vorrebbe produrci auto ibride

Dopo 3 anni di cassa integrazione si riaccendono le speranze per gli ex lavoratori di Termini, Verrebbero utilizzati stessi componenti lavorati dalle aziende che forniscono i pezzi a Fiat per la nuova Panda. Rassicurazioni dal sottosegretario del Mise De Vincenti

Dopo tre anni di cassa integrazione lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese potrebbe tornare in attività. Questa speranza corrisponde al nome di Grifa, la società che conta di acquisire, con la formula della cessione del ramo d'azienda, gli ex lavoratori del Lingotto. Nelle intenzioni ci sarebbe quella di produrre 35 mila vetture ibride ed elettriche. Il progetto adesso al vaglio di Invitalia, l'advisor incaricato dal ministero per lo Sviluppo economico per valutare le offerte.

Sul piatto potrebbero essere messi milioni e milioni di euro tra fondi pubblici statali e regionali. Questa mattina, a Roma, Grifa ha illustrato ai sindacati il piano industriale che prevede la realizzazione di sette modelli di autovetture ibride, da commercializzare in Italia e all'estero. Citycar che verrebbero realizzate con gli stessi componenti, dai motori alle parti elettriche, dallo sterzo ai semiassi al cambio, prodotti dalle aziende di Melfi, Pomigliano, Cassino, Termoli e Capua, ovvero quelle che forniscono a Fiat i pezzi per la nuova Panda.

A dare rassicurazioni sulla solidità finanziaria del gruppo ci ha pensato il sottosegretario del Mise Claudio De Vincenti, che ha reso nota "l'adesione della banca brasiliana Brj al finanziamento del progetto per Termini di Grifa e che il Gruppo entro la prossima settimana procederà all'aumento del capitale con altri 25 milioni di euro". L'iter di valutazione del progetto da parte di Invitalia (l'advisor del ministero incaricato di selezionare le offerte), però, non si è ancora concluso. E intanto i licenziamenti di massa sono dietro l'angolo. Il Lingotto ha avviato la mobilità per 776 operai di Fiat e Magneti Marelli, la cassa integrazione scade il 31 dicembre e i sindacati chiedono di spingere il piede sull'acceleratore.

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