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Caos Garanzia giovani, da sogno a incubo: nasce guida per i tirocini

Oltre 46 mila corsi attivati e soltanto 63 assunzioni. La Cgil vara una guida per "garantire i diritti dei giovani": "C’è chi lamenta orari di lavoro improponibili, anche fino a 48 ore settimanali con turni notturni e chi denuncia il mancato pagamento"

E’ on line da pochi giorni e ha già registrato più di 50 mila visualizzazioni. E’ la guida per i tirocini di Garanzia giovani elaborata dalla Cgil Sicilia e rivolta ai 46.306 tirocinanti attualmente in attività e a chi si accosterà in futuro allo strumento. “L’obiettivo del sindacato - ha detto Monica Genovese, della segreteria della Cgil Sicilia, in una conferenza stampa - è garantire i diritti dei giovani tirocinanti e dare loro prospettive future evitando che lo strumento dello stage, per come in realtà già accade, sia solo un regalo per le imprese”.

Alla base dell’iniziativa della Cgil ci sono le innumerevoli denunce pubblicate da tirocinanti su un’apposita pagina Facebook (Tirocinidigaranziagiovani). “C’è chi lamenta orari di lavoro improponibili - ha detto Andrea Gattuso, del dipartimento politiche giovanili della Cgil regionale - anche fino a 48 ore settimanali con turni notturni, chi denuncia il mancato pagamento”.

Inoltre, ha aggiunto Vittorio Musacchia, tirocinante e amministratore della pagina Facebook, “c’è chi riferisce di improprie richieste di denano da parte dell’azienda per l’assicurazione e chi comunque descrive una situazione di sfruttamento del lavoro”. “Emerge un quadro - ha rilevato Genovese- di snaturamento di questo strumento formativo di fatto trasformato in modalità contrattuale. Si tratta nella maggior parte dei casi di una vera e propria forma di dumping contrattuale destinata a creare sfruttamento e nuovo precariato, senza portare reali benefici sul fronte della disoccupazione giovanile”.

Del resto i primi dati sulle assunzioni post tirocinio, assolutamente parziali dal momento che di fatto gli stage non sono ancora conclusi, parlano di 63 stabilizzazioni al 28 settembre. “Se il trend fosse questo - osserva Genovese- si confermerebbe che lo strumento del tirocinio, anche per la mancanza di regole e controlli, va di fatto innantitutto a vantaggio delle aziende, che non a caso lo preferiscono all’apprendistato come dimostrano i dati in calo di questo tipo di contratto”.

La guida della Cgil, disponibile in formato ridotto sui social network e in versione integrale sul sito web del sindacato (www.cgilsicilia.it), offre indicazioni su orario del progetto formativo, pagamenti, registro delle presenze, assenze, sospensione o interruzione del tirocinio, diritti del tirocinante, fine del tirocinio. “Il nostro intendimento - ha detto Gattuso - è fare orientare i giovani affinchè facciano valere i propri diritti e stoppino le irregolarità”. Per questi obiettivi la Cgil da tempo chiede controlli da parte dell’ispettorato del lavoro e una regolamentazione dei tirocini “in modo tale – ha aggiunto Gattuso- che ci siano paletti precisi, monitoraggio, controlli e sanzioni che evitino che si consumino abusi”.

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