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Economia

A Palermo muore l'arte dei pupi, la famiglia Argento rischia la chiusura

Dopo 124 anni potrebbe calare il sipario su un simbolo palermitano: alle difficoltà economiche, infatti, si aggiunge la carenza di esperti. Reina (Confartigianato): "Salviamo la tradizione, tramandando il mestiere ai giovani"

E' la storica famiglia che dal 1893 si dedica all'Opera dei pupi a Palermo, ma il laboratorio di corso Vittorio Emanuele adesso rischia di chiudere. La famiglia Argento, che porta avanti la tradizione dell'arte delle maironette ormai da tre generazioni, lancia l'allarme: "Sostenere tutte le spese in questi anni di forte crisi è diventato troppo difficile e gli artigiani in grado di aiutarci non esistono più".

Alle difficoltà economiche, infatti, si aggiunge la carenza di esperti che, con mani sapienti, sono in grado di lavorare il metallo o scolpire il legno. "Dopo la morte dell'ultimo artigiano che lavorava con noi - spiega Nicola Argento - non siamo riusciti a trovare un sostituto. Questa tradizione muore ogni giorno, eppure fa parte da secoli della tradizione siciliana". 

La famiglia Argento si è così rivolta a Confartigianato, che propone un percorso formativo nelle scuole, per creare giovani artigiani. "Nell'ottica della rivalutazione e rinascita dei vecchi mestieri - dice il presidente Nunzio Reina - è necessario non trascurare le tradizioni che hanno reso la Sicilia nota in tutto il mondo. L'arte dei pupi non può morire, per questo i componenti della famiglia Argento hanno dato la propria disponibilità per avviare la formazione, insieme a Confartigianato, nelle scuole superiori. Si tratterebbe di lezioni gratuite, in grado di tramandare un mestiere prezioso ai più giovani che, una volta terminati gli studi potrebbero avere possibilità di lavoro molto più ampie. Le scuole interessate possono contattare Confartigianato allo 091347777".

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