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Economia

Commissione tributaria di Palermo: imposta sulla casa non dovuta per immobili costituiti da differenti unità catastali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

L’imposta comunale sulla casa non è dovuta per immobili che, seppur separati catastalmente, sono di fatto utilizzati in modo unitario: è questo il principio statuito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Palermo con una importante sentenza, resa pubblica nelle scorse settimane. La decisione dei Giudici giunge a conclusione di un contenzioso che ha visto coinvolta una coppia di pensionati, residente in un Comune della provincia di Palermo, che si sono visti recapitare dall’Amministrazione locale distinti avvisi di accertamento con i quali è stato loro richiesto il pagamento dell’Imposta comunale sugli immobili (oggi chiamata IMU), in relazione ad un unico immobile costituito da un piano terra e un primo piano, erroneamente considerati dal Comune impositore al pari di due distinte unità immobiliari e come tali gravati da autonome imposizioni.

I due coniugi - i quali, pur avendo deciso di difendersi personalmente, sono stati assistiti dall’Avvocato Claudio Messina e dall’Avv. Alessio Messina – hanno sostenuto davanti la Commissione tributaria palermitana l’illegittimità della pretesa avanzata dall’Ente locale, rilevando che l'immobile in questione era dotato di un unico ingresso e possedeva caratteristiche tecniche costruttive tali da non poterne in alcun modo ipotizzare un utilizzo separato, come invece sostenuto dal Comune impositore. Ebbene, il Collegio tributario palermitano ha dato loro ragione, annullando gli avvisi di accertamento emessi dal Comune ed evidenziando al riguardo come l’appartamento dei pensionati, sebbene costruito su due elevazioni fuori terra, dovesse essere considerato una unica unità immobiliare e come tale andava gravato da una unica imposizione ai fini dell’ICI.

“Si tratta di una pronuncia di particolare interesse – afferma l’Avvocato Claudio Messina, titolare dello Studio legale Messina & Partners – perché ribadisce l’illegittimità di una condotta spesso perpetrata da parte di alcuni Enti locali, i quali – traendo spunto da una differente classificazione catastale di distinte unità immobiliari, formalmente separate tra loro ma costituenti un unico immobile – pretendono il versamento dell’Imposta sugli Immobili per ogni unità immobiliare posseduta dal contribuente, ignorando del tutto la circostanza che queste costituiscano, di fatto, una unica unità abitativa che come tale va considerata ai fini impositivi. Per tale ragione – prosegue l’Avv. Messina – è di fondamentale importanza, in casi del genere, verificare in tempo utile la correttezza dell’attività di accertamento azionata dall’Ente pubblico tramite un’approfondita istruttoria, così da poter valutare la sussistenza dei presupposti per contestare in sede giudiziale la pretesa avanzata dal Comune”.

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