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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Tribunali-Castellammare / Via Maqueda

La crisi non fa sconti: dopo 130 anni si arrende anche Pustorino

In un colpo solo polverizzate storia e tradizioni: lo storico negozio di abbigliamento in via Maqueda, dalla chiara impronta liberty, era aperto dal 1885. Via alla svendita al 50 per cento di tutta la merce, fino ad esaurimento delle scorte

Un'altra vittima eccellente. L'ennesima di un'ecatombe infinita. Si arrende anche Pustorino, lo storico negozio di abbigliamento in via Maqueda, dalla chiara impronta liberty, che era aperto dal 1885. Dopo 130 anni le saracinesche caleranno. E' la fine di un'era. Il negozio, famoso anche per le sue pareti affrescate da Ernesto Basile nello stesso stile della famosa Villa Igea, è arrivato al capolinea. Da domani partirà la svendita al 50 per cento di tutta la merce, fino ad esaurimento delle scorte. Il negozio, a due passi dai Quattro Canti, chiuderà definitivamente a fine maggio.

In un colpo solo polverizzate storia e tradizioni. La bottega era stata fondata da Pietro Pustorino come rivendita di articoli inglesi, destinati ai britannici che sbarcavano a Palermo per "svernare" nei mesi invernali. Clienti eccellenti, grandi marche. Eleganza e raffinatezza. Specializzata nel commercio di cravatte di pregiata qualità, fu tra i primi a mettere sul mercato le confezioni Burberry. Da Pietro Pustorino il testimone è passato poi a Natale Pustorino, che ha tenuto in mano il timone fino al 1996, anno in cui è subentrata l'attuale gestione. Ma qua si nasconde un'altra storia fatta di sensibilità e gratitudine. Natale - che nel 1956 sposò la cantante austriaca Maria Juliana Schiffmuller - non ebbe figli. Ma, legatissimo ai suoi due apprendisti, entrati giovanissimi nella sua bottega, lasciò a loro l'eredità del negozio, che si è prolungata fino ai giorni nostri.

Marchi storici che muoiono, sogni che crollano, mentre la crisi fagocita pure la storia (ma Pustorino - forse - paga anche la recente scelta del Comune di pedonalizzare via Maqueda). Quello che vive Palermo è un periodaccio. Sono infatti 488 le aziende che da gennaio a marzo hanno cessato la propria attività, almeno ufficialmente. "Una situazione drammatica - ha commentato Nunzio Reina, presidente Confartigianato Palermo, a proposito dei dati forniti dalla Camera di Commercio in merito alle cessazioni nei primi tre mesi dell'anno. "Tra queste - ha spiegato Reina - saranno centinaia quelle che continueranno ad essere operative, ma rigorosamente in nero. E' da questi dati che possiamo ritenere il fenomeno dell'abusivismo come una dinamica ormai naturale, che continua a prendere campo nel silenzio della politica e nell'ipocrisia di chi sostiene fantomatiche operazioni volte al rilancio dell'economia".

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