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Virus, la Fials: "Sicilia come la Toscana, indennità di 45 euro al giorno agli operatori sanitari"

La segreteria della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità rilancia la possibilità di proporre quanto già sottoscritto tra Regione Toscana e i sindacati per garantire un riconoscimento economico a tutti quei lavoratori della impegnati in questa difficile battaglia

Un protocollo d'intesa regionale per il riconoscimento di rischio biologico con premialità aggiuntive a favore del personale sanitario tutto, medico, infermieristico, tecnici laboratoristi e radiologi, Oss, amministrativi front-office, addetti alla sanificazione. Accordo da stipulare nella fase della gestione del contagio nell’emergenza contro il Covid-19. La segreteria della Fials-Confsal rilancia in Sicilia la possibilità di proporre quanto già sottoscritto tra Regione Toscana e i sindacati per garantire un riconoscimento economico a tutti quei lavoratori della sanità impegnati in questa difficile battaglia. 

L’intesa siglata in Toscana e già stata  riconosciuta sotto altre forme in Lombardia, prevede l’assegnazione di un indennizzo biologico temporaneo, straordinario e per turno di lavoro, a titolo di disagio e rischio biologico a quanti sono impegnati nella battaglia al virus. Il protocollo prevede questi riconoscimenti a partire dal 17 marzo, quando è stato emanato il Dpcm  per fronteggiare il contrasto al contagio contro il coronavirus. L’importo del rischio biologico è differenziato in rapporto al livello di esposizione al rischio e destinato ai lavoratori interinali, ai lavoratori con contratto a tempo determinato o convenzionati. I lavoratori del comparto sono suddivisi in tre fasce di rischio dalla più alta alla più bassa e percepiscono 45 euro giornalieri, 25 o 20, mentre i medici sono suddivisi in due fasce da 45 e 25 euro. 

“Gli operatori sanitari impegnati nei reparti di Malattie infettive – spiega Enzo Munafò, segretario provinciale Fials Palermo – hanno già una indennità di rischio prevista dal CCNL che  avrebbero, le amministrazioni, dovuto già  estendere a tutti coloro che in queste settimane sono stati impegnati nella cura dei pazienti affetti da Covid-19. Ciascuno di loro non solo corre di continuo un grave rischio di contagio, ma come è giusto che sia, le amministrazioni hanno intimato loro di non svolgere più attività sanitaria con sistema premiante o a prestazione,  rinunciando in molti casi a  prestazioni rese che garantivano loro indennità economiche aggiuntive. Per questo motivo riteniamo sia gratificante pervenire a un accordo sindacale sottoscritto in un protocollo per premiare questi lavoratori dimostrando una volta per tutte la reale e concreta vicinanza”. 

Munafò aggiunge: "In questi giorni di fronte ai guasti, sotto gli occhi di tutti, i politici dichiarano di volere una sanità  gestita a livello centrale, l'assessore  Razza dimostri che il nostro personale sanitario non vale meno dei colleghi del Nord. La Fials è  pronta alla sottoscrizione, ci dica come è quando".

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