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Coronavirus, Flai Sicilia: "No ai voucher in agricoltura"

Così il segretario generale regionale del sindacato Cgil dell’agroindustria, Tonino Russo: "L’emergenza sanitaria non può essere un grimaldello per l’uso di strumenti che mortificano i diritti dei lavoratori mettendo a rischio anche in questa situazione la loro sicurezza"

Dalla Flai Cgil della Sicilia viene un netto no all’utilizzo dei voucher in agricoltura. “L’emergenza sanitaria – dice il segretario generale regionale del sindacato Cgil dell’agroindustria, Tonino Russo - non può essere un grimaldello per l’uso di strumenti che mortificano i diritti dei lavoratori mettendo a rischio anche, in questa situazione la loro sicurezza, rendendo il lavoro in agricoltura ancora più precario. Gli strumenti contrattuali per il lavoro stagionale- sottolinea Russo- esistono e sono quelli che vanno utilizzati”. La richiesta dei voucher viene in questi giorni dalle associazioni datoriali di settore, per sopperire anche alla carenza di manodopera straniera. “Si pensi piuttosto a fare emergere il lavoro nero o irregolare- sottolinea Russo- a dare dignità all’occupazione del settore e ovviamente a garantire la piena attuazione delle norme anti-contagio”. Il segretario della Flai sottolinea che “ soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo il rispetto delle regole e l’affermazione dei diritti sono fondamentali. Per venire a capo della crisi e per superarla – aggiunge- non servono scorciatoie sulla pelle dei lavoratori. Essere uniti  significa partire dal rispetto reciproco in questo caso del lavoro e di chi lo compie”.  La Flai Sicilia chiede all’assessorato regionale all’agricoltura di proseguire il dialogo e il confronto sul tema del lavoro agricolo di qualità, “cercando le soluzioni adatte ad affrontare questo straordinario e difficile periodo”.

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