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Economia

"Virus, dipendenti bancari e postali esclusi dall’elenco dei lavoratori da sottoporre ai test sierologici"

I sindacati scrivono a Musumeci richiedendone l’inclusione. Il capogruppo Pd Giuseppe Lupo sull’argomento ha annunciato un’interrogazione parlamentare 

Non si è fatta attendere la pronta reazione dei sindacati di  categoria dei bancari - Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin - in merito alla circolare dell’assessorato della Salute relativa alle disposizioni in materia di screening epidemiologico. I segretari regionali Carmelo Raffa, Anna Cutrera, Francesca Artista, Giuseppe Gargano e Antonio Li Causi, hanno firmato una lettera indirizzata a Musumeci e Razza e a tutti i Prefetti della Regione Siciliana per denunciare "l’assenza del personale  dei servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari nel novero delle categorie di soggetti per i quali verrà effettuata la ricerca degli anticorpi anti-Covid”.

“L’esclusione - dichiarano i segretari Regionali - desta stupore e disappunto ed appare incomprensibile e priva di ogni giustificazione dal momento che le attività del settore sono classificate dalla Legge n.146 del 12/6/1990 tra i Servizi Pubblici Essenziali e che, sin dall'inizio dell'epidemia Covid-19, i lavoratori e le lavoratrici rientrano tra le categorie maggiormente esposte a rischi per la salute come peraltro confermato dai Dpcm dell’11 e 25 marzo 2020 e dall’ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo 2020”. “Le segreterie regionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin  - conclude la lettera - richiedono l’inclusione dei lavoratori e delle lavoratrici rappresentati tra le ‘categorie di lavoratori maggiormente esposti e/o dei servizi pubblici essenziali’".

Così il capogruppo Pd Giuseppe Lupo che sull’argomento ha annunciato un’interrogazione parlamentare: “L’esclusione dei dipendenti bancari  e postali dall’elenco dei lavoratori da sottoporre ai test sierologici per la ricerca di anticorpi anti Covid19 in vista della programmata ripartenza delle attività economia è paradossale ed ingiustificata. Il personale degli istituti bancari  rientra tra le categorie maggiormente esposte a rischi per la salute ”. 

“Lo screening epidemiologico disposto dal presidente della Regione – continua – deve riguardare tutti i lavoratori e le lavoratrici del comparto bancario, postale ed assicurativo che hanno continuato a prestare servizio alla clientela per tutto il periodo di blocco delle attività, con una prolungata esposizione, quindi, al pericolo di contagio. La programmazione della ‘fase 2’ in Sicilia – conclude Lupo - non può lasciare spazio ad improvvisazioni o lacune di alcun genere, affinché la contenuta diffusione dell’epidemia, registrata fino a questo momento, non venga inficiata da errori che aprirebbero a pericolosi focolai infettivi”.

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