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Coronavirus, Fiom: "Sì al lavoro essenziale come metalmeccanici negli ospedali"

Il sindacato pone l'accento sull'impegno di quanti garantiscono la manutenzione degli impianti, la riparazione di guasti, l'approntamento dei macchinari nei reparti trasformati in nuovi padiglioni per i pazienti affetti da Covid-19

A Palermo continuano a svolgere la loro opera, in modo protetto, i metalmeccanici che lavorano negli ospedali, per la manutenzione degli impianti, per la riparazione di guasti, per l'approntamento dei macchinari nei reparti trasformati in nuovi padiglioni per i pazienti affetti da Covid-19. In vista dello sciopero di domani di diverse fabbriche italiane del settore proclamato dai sindacati, i metalmeccanici palermitani rilanciano l'appello a tenere aperte solo le aziende che svolgono produzioni essenziali.

"La Fiom anche a Palermo - si legge in una nota - sta dando il suo contributo in modo responsabile all'emergenza che attanaglia il Paese,  con alcuni compiti che riteniamo essenziali. All'interno del Civico, ad esempio, sono impegnati i lavoratori della Sepi, che curano la gestione degli impianti per la fornitura dei gas ospedalieri, e i lavoratori dell'azienda Guerrato, che si occupano di tutti gli impianti elettrici, di condizionamento, di riscaldamento e idrici".

"Tutti questi lavoratori operano interrottamente, anche la domenica, in condizioni di sicurezza – dichiarano Francesco Foti, Fiom Cgil Palermo e le Rsu Giuseppe Balsano della Guerrato e Alessio Puleo della Sepi -  Dentro il Civico, lavorano anche i metalmeccanici che stanno allestendo i nuovi padiglioni riconvertiti per il Covid-19  il  padiglione 4 di Neuropsichiatria, il padiglione 7, di Chirurgia vascolare, la Pneumologia, trasferiti in altri spazi per la trasformazione e l'aggiunta  di posti letto. Stanno lavorando con le attrezzature previste dal protocollo”. 

Metalmeccanici al lavoro sono anche gli ascensoristi della Kone e di Schlinder, i telefonici della Sirti e la Tmi, la Siram, che fa riparazione di guasti elettrici, idrici e di impianti di condizionamenti, la Sei energia, e la azienda Romano, forniture di gas per gli ospedali. In  attività anche le aziende che riparano le strumentazioni degli ospedali, la Tecnologie sanitarie e Altea. “Noi siamo responsabili e sosteniamo la richiesta fatta dalla Fiom a Confindustria di chiudere  le fabbriche metalmeccaniche  dove si fanno lavori non essenziali  – aggiungono Foti, Balsano e Puleo - E' una decisione inaccettabile aver  inserito nelle attività d'impresa una serie di attività metalmeccaniche che di essenziale non hanno nulla. Bisogna chiuderle anche a Palermo dove i lavoratori rischiano la vita. Altrimenti si depotenzia il decreto”.

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