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Economia

Estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori, Confartigianato si costituisce parte civile

Tra le numerose vittime anche Giuseppe Piraino, un imprenditore edile associato a Confartigianato, che ha avuto il coraggio di denunciare la mafia riprendendo con una telecamera nascosta il volto del suo estorsore

Confartigianato Imprese Palermo si costituisce parte civile nel procedimento scaturito dalle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo culminate nella richiesta di rinvio a giudizio di 62 soggetti accusati di partecipazione a “Cosa Nostra” e di avere compiuto numerose estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori di Palermo. 

Le indagini della Dda hanno accertato che l’esercizio dell’impresa e del commercio è ancora vessato da “Costa Nostra” che – come si legge nel provvedimento di fermo – “controlla di fatto l’intera zona centrale della città in cui sono presenti innumerevoli attività imprenditoriali e commerciali che costituiscono un valore aggiunto in termini economici e sociali del capoluogo. Le stesse sono state oggetto, da sempre, di interesse mafioso, in diverse forme e con diverse modalità: basta ricordare che nella predetta zona di riferimento sorgono alcuni tra i più rinomati esercizi commerciali della città, tre mercati storici cittadini, ‘Ballarò’, ‘Capo’ e ‘Vucciria’, nonché il porto”.

Tra le numerose vittime anche Giuseppe Piraino, un imprenditore edile associato a Confartigianato, che ha avuto il coraggio di denunciare la mafia riprendendo con una telecamera nascosta il volto del suo estorsore. Marcello Montalbano è l’avvocato e il consulente giuridico di Confartigianato Palermo. 

“Siamo per le imprese e per incentivare una cultura d’impresa che dia il coraggio di portare avanti le proprie logiche senza piegarsi – dice il presidente di Confartigianato Palermo, Giuseppe Pezzati –. Siamo e restiamo al fianco dei nostri imprenditori. Ne è anche prova uno sportello antiracket inaugurato nella sede di via Emerico Amari, a maggio del 2018, dove responsabile è il nostro vice presidente Matteo Pezzino. Non abbiamo dubbi quando dobbiamo costituirci parte civile in questi processi. Lo abbiamo già fatto a dicembre scorso,dimostrando vicinanza e sostegno al nostro associato Piraino, e lo stiamo facendo nuovamente adesso.”

E' possibile rivolgersi allo sportello antiracket di Confartigianato imprese, telefonicamente, allo 091.6117587 per fissare un appuntamento, oppure recandosi direttamente nella sede di via Amari.

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