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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Allarme concessioni edilizie: ritardi di quattro mesi per il rilascio

L'Sos: “Aziende e privati in grave difficoltà. Il Comune non può restare con un solo dirigente tecnico”. I sindacati Fillea e Fp sollecitano il concorso. Evidenziata “incompatibilità” nella Commissione esaminatrice

Quattro mesi per il rilascio di una concessione edilizia. Un ritardo che sta creando la drastica riduzione dell'attività edile per le piccole e medie imprese, che nelle  ristrutturazioni e nelle nuove edificazioni fondano la loro attività prevalente. A denunciare  il pesante ritardo nel rilascio delle concessioni edilizie da parte degli uffici comunali del Polo Tecnico di via Ausonia sono la Fillea Cgil Palermo e la Fp Cgil Palermo, che puntano il dito sulla  mancanza “non più tollerabile” di dirigenti tecnici al Comune. 

“Non è possibile che la quinta città d'Italia abbia da cinque anni un solo dirigente tecnico capo area dell'ufficio, con 400 dipendenti, che si occupa di concessioni edilizie e di condoni, di espropri e di centro storico, con le carte da firmare ferme per tre-quattro mesi sulle scrivanie e l'edilizia  che va a rilento – dichiarano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo e Lillo Sanfratello, segretario Fp Cgil Palermo -  C'è pressione da parte del mondo imprenditoriale e dai privati, che si recano negli  uffici nei giorni di ricevimento ed escono a mani vuote.  Il rilascio tardivo delle concessioni, oltre a compromettere l'andamento del settore, rischia di inficiare i mutui concessi alle famiglie e alle piccole medie imprese per il mancato inizio dei lavori. Tutto questo, sommato alla crisi già esistente nel settore edilizio, acuisce ancora di più le difficoltà del settore delle costruzioni”. 

La Fp Cgil e la Fillea Cgil pongono di nuovo la questione, sollecitando al Comune la conclusione del concorso bandito nel 2016 per 11 posti di dirigente tecnico, da scegliere tra architetti e  ingegneri,  attualmente fermo, con gravi ripercussioni  sui servizi forniti alla cittadinanza.   “A luglio, Fp Cgil,  Fp Uil e Csa, unitariamente, hanno inviato l'ennesima sollecitazione visto che, con quota 100 e i pensionamenti, tra 2019 e il 2020 al Comune di Palermo ci sarà una fuoriuscita di 600 persone,  quasi tutti funzionari e istruttori – aggiunge Sanfratello – Abbiamo chiesto all'amministrazione di aprire anche la discussione sulle progressioni interne di carriera per colmare i vuoti che determineranno altri rallentamenti nelle attività e di dare risposte con i concorsi a tanti giovani architetti e ingegneri attualmente disoccupati”. 

Sul concorso la Fp Cgil è ancora in attesa di chiarimenti da parte del Comune. Già un anno fa Fp Cgil, Uil Fp e Csa Ral, avevano denunciato alcune "violazioni", in cui sarebbe  incorsa la Commissione esaminatrice, chiedendo al Comune di intervenire.  “Non abbiamo mai avuto risposta. Il 12 luglio scorso, con una nuova nota unitaria, abbiamo sollevato un problema di incompatibilità in Commissione: tra i componenti figura il presidente dell'associazione  regionale liberi professionisti architetti e ingegneri – aggiunge Sanfratello – Aspettiamo un riscontro. Al di là della mancata  verifica dell'incompatibilità evidenziata, abbiamo espresso dei dubbi  anche sul fatto che il mero sorteggio da una lista di auto candidature abbia determinato una commissione  che non comprende tra i componenti alcun dirigente di P.A. La  critica composizione della commissione ha determinato  una durata irragionevole del concorso di oltre due anni, in palese violazione dei principi  di buon andamento dell'azione amministrativa”. I sindacati hanno anche segnalato nella lettera le lamentele da parte dei partecipanti al concorso su una nuova richiesta “generica” di trasmissione della documentazione comprovante i titoli.

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