"Attività ferme al Cit Hotel Dea Palermo, a rischio 17 posti di lavoro"
La denuncia arriva dalla Fisascat Cisl Palermo Trapani. Il segretario generale Mimma Calabrò: "Sembrerebbe che per i lavoratori siano state disposte delle ferie forzate, siamo fortemente preoccupati per la tenuta occupazionale"
"Sospese le attività già programmate del Cit Hotel Dea Palermo". A parlare è Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Palermo Trapani spiegando che alla base dello stop ci sarebbe la "mancanza d'acqua corrente all'interno della struttura causata a sua volta dalla sospensione del servizio da parte parte dell'ente gestore". Il segretario lancia l'allarme per i 17 lavoratori della struttura alberghiera che, già nei mesi scorsi, avrebbe subito dei "ritardi nell'erogazione degli stipendi e lamentato più volte carenze, anche strutturali, nel servizio complessivo proposto alla clientela".
"A tutto ciò - continua la sindacalista - si aggiunge la grave situazione debitoria che sembrerebbe esserci nei confronti della proprietà dell'immobile. Siamo fortemente preoccupati per la tenuta occupazionale. La sospensione delle attività già programmate si è tradotta in gravi disagi alla clientela e, per di più, sembrerebbe che per i lavoratori siano state disposte delle ferie forzate".
L'Hotel è situato in viale Regione, in un punto strategico della città e la sua favorevole ubicazione permette di raggiungere l'aeroporto e le principali autostrade siciliane in tempi ridotti. "Non vorremmo - continua la sindacalista - che l'attuale gestione sia stata votata all'immediato profitto, senza pensare a un piano industriale e al futuro dei dipendenti stessi. Insieme a Filcams Cgil e Uiltucs Uil, ci siamo già mobilitati per l'avvio di percorsi istituzionali richiedendo una convocazione all'Ispettorato territoriale del lavoro e metteremo in campo ogni azione di lotta per tutelare i posti di lavoro. Abbiamo bisogno di risposte certe per il futuro dei 17 lavoratori e dell'albergo stesso. Aspichiamo - conclude Calabrò - in una positiva risoluzione della vicenda poichè, in un contesto territoriale come quello siciliano, ad ogni posto di lavoro perso non sempre corrisponde una sicura ricollocazione".