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Economia

Libreria Broadway all'ultimo capitolo, si chiude per sempre: "La gente non legge più"

Aperta dal 2000, l'attività di via Rosolino Pilo calerà il sipario il prossimo 31 ottobre. Il saluto ai lettori e clienti: "E’ stata una decisione sofferta e dolorosa ma allo stesso tempo coraggiosa"

Le gente che legge di meno, i marketplace online che diventano numeri uno nel commercio, gli ebook digitali che pian piano prendono il posto dei libri in carta e ossa. Dopo 19 anni chiude a Palermo la Libreria Broadway, punto di riferimento in città per la produzione legata allo spettacolo. Aperta dal 2000, per la libreria al civico 18 di via Rosolino Pilo calerà il sipario il prossimo 31 ottobre. “E’ stata una decisione sofferta e dolorosa ma al contempo coraggiosa”, spiegano Simona e Roberta Onorato che, in quasi un ventennio, hanno trasformato una libreria nella casa di attori, registi e semplici cinefili.

Un mercato librario che si trasforma e che rende difficile la sopravvivenza a una libreria indipendente come Broadway. “Abbiamo tentato di resistere alle librerie colosso, agli ebook, ad Amazon, ad una burocrazia sempre più farraginosa, alla vendita diretta degli editori che preferiscono scavalcare la mediazione della libreria e, non ultimo, alla triste realtà che la gente legge sempre meno. Tutto ciò ha reso il nostro lavoro sempre più difficile e alla luce dei fatti impossibile - spiegano le due sorelle -. L’amara e cruda verità è che il libro non ha più bisogno di un luogo dedicato ad esso! Le librerie sono solo dei luoghi che appartengono al passato. Le librerie hanno perso la loro identità e quindi le ‘librerie’ non esistono più!”.

Ecco che è in quel momento che le librerie hanno cominciato a strizzare l’occhio ad altro, a cambiare leggermente natura. E pure Broadway c’aveva provato, ma non è stato sufficiente. “Continuano ad esistere, anch’esse con enormi difficoltà, delle librerie che insieme al libro si vedono costrette per far quadrare i conti a commercializzare altro, sia esso un abito, un bracciale, una bottiglia di vino o chissà cos'altro - proseguono le titolari -. E proprio perché i tempi impongono modificazioni, anche noi avevamo trasformato la nostra libreria aggiungendo un settore che magari poco si adatta allo spettacolo ma che pur sempre rimane nell’ambito librario. Abbiamo infatti creato un ampio settore per bambini e ragazzi e abbiamo organizzato tanti laboratori creativi dedicati ai più piccoli! Una sorta di crogiolo dove formare i futuri amanti del libro. Ma non è bastato!”.

Ad annunciare della chiusura è stata la stessa libreria che, con un post Facebook, ha raccolto infiniti messaggi d’affetto da parte dei lettori che in tutti questi anni l’hanno scelta. “E’ molto triste dover chiudere uno dei poli culturali di questa città. Leggiamo negli occhi dei nostri cari ed affezionati clienti lo smarrimento per la chiusura di quello che in molti ritengono un punto di riferimento - concludono -. Quando chiude una libreria, si chiude non solo un capitolo della vita di chi l’ha gestita, ma anche una finestra su un mondo di infinite possibili conoscenze, si chiude un luogo d'incontro, di scambio culturale”.

Pesce grande, così, secondo questa amara legge di natura mangia pesce piccolo. “Io e Roberta abbiamo iniziato quest’avventura nel 2000. Eravamo ancora molto giovani e con la speranza di un bel futuro tutto da scrivere - puntualizza Simona Onorato -. Ognuno abbia la matura e silente consapevolezza delle proprie responsabilità. La figura del libraio per fortuna ancora ha un valore per qualcuno e speriamo con tutto il cuore che Amazon o chi per lui non cancelli definitivamente questa figura professionale e che tutte le librerie ‘superstiti’ continuino ad esistere e a resistere. E’ un augurio che facciamo ai lettori, ai colleghi, a noi stessi e a tutta la città”. Intanto venerdì 27 e sabato 28 settembre saranno organizzate due serate di saluti (arrivederci) ai lettori e già a partire da oggi sono partite vendite promozionali. 

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