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Economia

Le mani di De Benedetti sul GdS? Presentata un’offerta da 56 milioni

L’editore del gruppo Repubblica-L’Espresso potrebbe rilevare il più importante e vecchio quotidiano dell’Isola. Lo rivela il sito on line Siciliainformazioni. Trattativa seria o bufala estiva?

Carlo De Benedetti potrebbe acquistare il Giornale di Sicilia. L’incredibile rivelazione arriva dal sito Siciliainformazioni, secondo cui De Benedetti avrebbe già fatto pervenire ad Antonio Ardizzone, attuale proprietario della principale testata siciliana, un’offerta di 56 milioni. “Il Gruppo Repubblica-L’Espresso – si legge nell’articolo - non è mai entrato nel novero dei possibili compratori e la sua presenza nel mercato siciliano, con l’acquisto del quotidiano più vecchio dell’Isola, uno dei più vecchi d’Italia, costituisce perciò motivo di sorpresa, ma a renderla plausibile c’è il recente versamento di 560 milioni di euro da parte della Fininvest a conclusione di un lungo braccio di ferro giudiziario durato quasi diciotto anni”.

“L’acquisto del Giornale di Sicilia – si continua a leggere - regalerebbe al Gruppo L’Espresso una presenza “ingombrante” in Sicilia. Non solo per Ciancio, che ha la vista lunga ed una proverbiale abilità nel mantenere le posizioni dominanti, ma per la Publikompas, l’azienda editoriale che gestisce la pubblicità dei tre quotidiani siciliani. Con il passaggio del Giornale di Sicilia al Gruppo Repubblica-L’Espresso, la Manzoni, che gestisce la pubblicità “aziendale”, acquisirebbe una posizione di rilievo in Sicilia”.
 
“Le voci – conclude l’articolo - sulla volontà di Antonio Ardizzone di vendere il quotidiano di famiglia circolano, invece, da lungo tempo e sono alimentate dalle difficoltà del mercato editoriale. Qualche anno fa rimbalzò in Sicilia la notizia di una proposta di acquisto da parte del gruppo finanziario che fa capo a Paolo Panerai. La cifra, allora, sfiorava i 35 milioni. Panerai sarebbe stato incoraggiato all’investimento da editori palermitani, impegnati nella carta stampata e online. Non se fece niente perché la cifra non fu ritenuta congrua, ma Panerai la smentì decisamente. La proposta di De Benedetti appare ben più solida, stando alla congruità. Ha tuttavia il difetto di non essere stata confermata dagli interessati. Può quindi trattarsi di una notizia filtrata per saggiare il mercato, un ballon d’essai, o qualcosa di simile. La riservatezza è d’obbligo, in questi casi, ma la fonte dalla quale l’abbiamo appresa appare meritevole di credito”.
 

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