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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Almaviva Contact perde pezzi “Allarme per due call center”

La sede romana di via Lamaro ha già 632 cassa integrati. Il sindacato Asi lancia un appello anche ai lavoratori palermitani perché prendano coscienza della crisi dell'azienda

Chiude la sede romana di Almaviva Contact in via Lamaro. Ma i problemi dell’azienda riguardano anche gli oltre 3 mila dipendenti palermitani. Così nel proprio sito istituzionale Asi, Alternativa Sindacale Indipendente, lancia un deciso appello per una netta presa di coscienza di tutti i lavoratori della città sulla situazione che l'azienda sta mettendo in campo per i colleghi della sede romana Almaviva.

Dichiarati 632 cassa integrati per cessazione attività sulla sede di via Lamaro, dipendenti che da oltre 10 anni prestano il loro servizio per la prima società di call center in Italia.

Con una nota la Almaviva Contact (che tra le diverse sedi in Italia, ne conta due a Palermo) comunica alle associazioni sindacali l'insostenibilità economica della struttura della Capitale adducendo come fattore principale la scarsa resa produttiva. Diversa l'opinione di Asi, Angela Giambona, coordinatrice del direttivo sindacale su Palermo: “In realtà – si legge in una nota - la manovra interessa diversi aspetti, dalla mancanza di aiuti regionali, all’insostenibilità economica del sito, al trasferimento di parte delle commesse in zone del sud Italia dove le agevolazioni fiscali risultano ancora presenti, da escludersi quindi è la motivazione di scarsa produttività dei lavoratori impiegati, che da più di 10 anni svolgono diligentemente i compiti per i quali vengono retribuiti”.

“Consideriamo - continua Giambona - pericoloso un atteggiamento di questo tipo, che nel medio-breve periodo potrebbe essere applicato ad altre sedi della società che vedranno nel tempo ridursi gli sgravi e le agevolazioni fiscali presenti nei vari territori”.

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