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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Resuttana-San Lorenzo / Via Ugo la Malfa

Call center 4U, i sindacati rompono le trattative: niente cig per 375 lavoratori

Decisione presa perchè "sugli stipendi arretrati, che i lavoratori attendono da novembre, non è arrivata alcuna garanzia. A fine gennaio i mesi di ritardo diventeranno 4"

I sindacati rompono le trattative, e convocati all'ufficio provinciale del lavoro, non firmano la prosecuzione della cassa integrazione in deroga, da gennaio a maggio, per i 375 dipendenti della 4U Servizi. La decisione è stata presa dai sindacati perchè "sugli stipendi arretrati, che i lavoratori attendono da novembre, non è arrivata alcuna garanzia o certezza. E a fine gennaio i tre mesi di ritardo diventeranno quattro".

"I lavoratori  - dice Rosalba Vella, della segreteria Slc Cgil di Palermo - sono esasperati, da quasi quattro mesi vivono senza gli stipendi e ieri le assemblee fatte fino a sera ci hanno rassegnato un mandato chiaro. Per prima cosa vogliono gli stipendi. In mancanza del recupero delle mensilità, ci è stato chiesto espressamente di non firmare nessun accordo per la cassa integrazione in deroga. Questa era la precondizione. L'azienda non ha dato certezze: ha comunicato di essere ancora vincolata all'erogazione dell'Inps o agli anticipi di Wind. Adesso ci sono 20 giorni di tempo per trovare un nuovo accordo sulla cig in deroga. Questo ritardo potrebbe mettere a rischio l'erogazione della cassa integrazione perchè saremo in coda a tutti gli altri che chiedono i fondi degli ammortizzatori in deroga".

"Dopo mesi di attesa non si possono chiedere ai lavoratori ulteriori sacrifici - spiegano Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Palermo-Trapani e Roberto Giannotta Responsabile telecomunicazioni Fistel, - così abbiamo deciso di non firmare l'accordo per la cig in deroga con l'Azienda che non può garantire il pagamento di tutti gli arretrati entro il 31 gennaio e nemmeno, ci ha fatto sapere, criteri equi per la cassa integrazione, così come abbiamo chiesto su mandato dell'assemblea dei lavoratori".

"Dopo tre mesi non si può chiedere ai lavoratori di attendere fino a fine mese solo per lo stipendio di novembre e al 10 febbraio per il pagamento della tredicesima e dello stipendio di dicembre - hanno proseguito i sindacalisti -, l'azienda paghi le somme attese e non faccia subire ai dipendenti i ritardi dei pagamenti dei contratti di solidarieta' 2013 da parte dell'Inps e l'attesa di anticipi di fatture da parte di Wind".

Lunedì sono previste nuove assemblee nel corso delle quali saranno stabilite le nuove forme di protesta, e martedì mattina 20 il sit-in alle 10 davanti la sede dell'assessorato comunale Attività produttive in via Ugo La Malfa, in occasione del tavolo convocato dall'assessore Marano.

 

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