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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Termini Imerese

Termini, anche Bluetec si defila M5S: "Intervenga la magistratura"

L'uscita di scena dell'azienda è per i grillini sarebbe "l'ultimo di una serie di fallimenti ampiamente previsto". Nuti: "Ennesimo progetto inconsistente Dietro Bluetec, così come per Grifa, c'è l'ombra della Fiat che prende in giro gli operai tramite aziende vuote"

Nuova fumata nera in arrivo per il progetto di riqualificazione dell’ex Fiat di Termini Imerese. A denunciare il fatto il Movimento 5 Stelle, che anticipa l’ipotesi secondo la quale anche la Bluetec starebbe abbandonando il progetto per l'acquisizione dello stabilimento, per il quale aveva messo sul piatto circa 280 milioni di euro, gettando nello sconforto i lavoratori che attendono notizie sul proprio futuro. “Un fallimento per nulla a sorpresa - si legge in una nota - visto che da tempo il Movimento 5 stelle aveva cercato di mettere tutti in allerta”.

“Oggi - afferma Riccardo Nuti, deputato grillino alla Camera - anche la Blutec, l'ultima società fantoccio, si è rivelata un bluff, come avevamo denunciato con oltre nove mesi di anticipo, per l'assenza di un piano industriale e degli investimenti necessari. La Blutec, così come la precedente Grifa, fanno parte di una giostra, con dietro sempre l'ombra della Fiat, che da anni prende in giro i cittadini e gli operai tramite aziende vuote, promesse di rilancio, con l'unico risultato di sperperare soldi pubblici. Il principale attore di questa giostra, assieme al ministero del Lavoro, è il ministero dello Sviluppo economico, divenuto in questa vicenda il 'ministero dello Spreco economico', che ha continuato ad alimentare questa giostra con finte aziende per finti progetti, quando era evidente a tutti che si trattava di scatole vuote, utili solo per erogare cassa integrazione senza creare nessun rilancio economico. E per questo De Vincenti, responsabile istituzionale del tavolo di crisi, coinvolto anche nello scandalo Tirreno Power, dovrebbe essere cacciato”.

“In questa farsa - continua Nuti - hanno avuto un ruolo fondamentale i sindacati e i politicanti locali: i primi, colpevoli di aver illuso i lavoratori e di aver sempre contrastato chi denunciava la truffa, pur di ottenere la cassa integrazione, i secondi responsabili di aver aggirato i cittadini in cambio di voti e di aver dimostrato la mancanza di una lungimirante visione politica e industriale. Lo scorso luglio - conclude Nuti - abbiano nuovamente denunciato l'inconsistenza del progetto Blutec, chiedendo la pubblicazione della relazione tecnica sullo stato di attuazione degli interventi, che avrebbe dovuto giustificare l'erogazione della cassa integrazione dopo giugno. Alla luce del mancato avvio di questo accordo, la cassa integrazione non dovrebbe essere erogata”.

Sulla questione interviene anche il capogruppo M5S all'Ars, Giorgio Ciaccio: “Da sempre denunciamo, come predicatori nel deserto, l'inconsistenza di questi progetti e, purtroppo, i fatti ci hanno dato sempre ragione. Non abbiamo la palla di vetro, ci limitiamo solo ad analizzare bene i fatti, cosa che nessuno, a quanto pare, ha mai voluto fare. Delle due, quindi, l'una: o c'è stato sempre pressappochismo e incompetenza, o truffa. A questo punto - conclude - non sarebbe male che sulla vicenda intervenisse la magistratura”.

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