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Economia

Almaviva trasferisce 154 lavoratori in Calabria: "Licenziamenti mascherati"

La decisione dell'azienda arriva dopo la perdita della commessa Enel. Indetti da Cgil, Cisl e Uil tre giorni di assemblea sindacale. Salvatore Montevago, Cisal Comunicazione: "Ridiscutere l'accordo del 30 maggio"

Il futuro dei lavoratori Almaviva, dopo la perdita della commessa Enel, è sempre più nero. L'azienda ha annunciato il trasferimento di 154 dei quasi 400 dipendenti impiegati sulla commessa da Palermo a Rende, in provincia di Cosenza. Quattro le lettere inviate al team leader con le quali si comunica la decisione ai lavoratori e si chiede loro di far avere una risposta all'azienda entro 30 giorni.

"Appare evidente - afferma il sindacalista Cisal Comunicazioni Salvatore Montevago - che la proposta di trasferimento, fatta ad un operatore con un reddito di circa 500 euro al mese, in molti casi si trasformà in un'uscita volontaria". D'accordo con lui il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto secondo il quale "il trasferimento collettivo rischia di essere un licenziamento mascherato, sconfessando l'accordo del 30 maggio per il mantenimento dei livelli occupazionali dell'azienda e rappresentando un'inaccettabile riduzione dell'impegno dell'azienda nella città di Palermo e una conferma  di uno stato di crisi ben lontano dal superamento annunciato dal governo nei mesi scorsi". Per Palazzotto l'unica soluzione è chiedere che, con urgenza, si riunisca il tavolo di crisi per ragionare di soluzioni concrete. 

Leopolda, protestano i lavoratori di Almaviva - foto Bonfardino

L'accordo firmato al Mise lo scorso 30 maggio prevede al suo interno dei controlli per evitare la delocalizzazione. Cisal Comunicazioni, a differenza di Cgil, Cisl, e Uil non lo ha firmato. "L'accordo - aggiunge Montevago - non può essere rispettato da nessuna delle parti, bisogna quindi tornare al Ministero per ridiscuterlo e valutare la possibilità di un nuovo accordo. E' questa la nostra proposta". In attesa di capire come si evolveranno le cose, i lavoratori di Cgil, Cisl e Uil hanno indetto, contro il trasferimento, tre giorni di assemblea sindacale: il primo è stato oggi, si replica domani e il 29 settembre in via Cordoba. "I lavoratori impiegati sulla commessa Enel erano quasi 400 quindi - conclude Montevago - questo è solo l'inizio".

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