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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Sede unica Almaviva, la Cisalcom: "Trattativa presenta lati oscuri"

Il sindacato interviene sulla complessa vicenda della sede unica che potrebbe mettere a rischio il posto di lavoro di circa 5 mila dipendenti

"A distanza di 3 anni ci ritroviamo ancora a parlare del problema sede Almaviva Contact di Palermo, senza che nulla sia cambiato rispetto a 3 anni prima". Lo afferma il sindacato Cisal Comunicazione, che interviene sulla controversa vicenda della sede unica di Almaviva. "Siamo di fronte ad una trattativa che ha molti punti poco chiari - si legge in una nota - una vicenda insomma che non ci viene raccontata nel dettaglio. Da un lato abbiamo l'azienda Almaviva Contact, che a diverse riprese con più o meno forza comunica ai propri lavoratori ed alle istituzioni la necessità di avere una nuova sede unica, perchè con i conti attuali mantenere due sedi distaccate ha un costo che ormai non è più sostenibile. Dall'altro abbiamo le istituzioni che ogni volta rinnovano la propria disponibilità ad adoperarsi per trovare una soluzione ad un problema occupazionale che ricadrebbe su tutto il territorio".

"Almaviva a Palermo impiega circa 5000 lavoratori - continua la nota - ed è di questi giorni la notizia che fa saltare in aria tutto, il Sindaco della città di Palermo Leoluca Orlando dichiara: entro l'anno il comando dei vigili avrà una nuova sede. Peccato però che la sede in questione sia proprio quella oggetto di trattativa da almeno due anni tra azienda e politica. A questa dichiarazione, immediatamente la nostra Segreteria Provinciale inoltra una richiesta di incontro col sindaco per capire il senso delle sue affermazioni, salvo poi avere un immediato dietro front su quelle dichiarazioni. A queste dichiarazioni si aggiungono quelle dell' Anbsc (Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati) che però ci da un'altra chiave di lettura della vicenda (LEGGI COSA HANNO DICHIARATO), ovvero quella di un sostanziale disinteressamento non tanto delle istituzioni ma dell'azienda stessa, che 'dal 3 maggio 2012 non ha più avuto alcuna interlocuzione con l'agenzia stessa' ed inoltre dà una puntuale cronologia dei fatti".

"Noi di Cisal Comunicazione abbiamo già espresso la nostra posizione in merito all'indizione dello sciopero da parte dei sindacati confederali e ribadiamo che pur non condividendo lo sciopero come risolutore di alcunchè, non imporremo a nessuno dei nostri iscritti e simpatizzanti la scelta di partecipare o meno. Alcune considerazioni però sono d'obbligo, ci risulta difficile che la mole di notizie diramate in questi giorni sia sconosciuta a chi prima di noi ha avuto modo di confrontarsi con azienda e istituzioni. Non capiamo come ancora oggi la stragrande maggioranza dei lavoratori non abbia chiaro contro chi protestare, azienda, politica, immobiliari, agenzie. E ancora consideriamo puerile strumentalizzare i lavoratori alla bisogna, i lavoratori Almaviva Contact sono l'unica parte lesa di questa faccenda e devono essere tutelati con manovre che esulano la loro partecipazione soprattutto quando questa partecipazione viene pagata dai lavoratori stessi, lavoratori che ricordiamo a chi legge percepiscono già salari al limite della soglia di povertà (dati istat)".

"Responsabilmente - conclude la nota - continueremo già dal prossimo incontro del 24 con l'amministratore delegato a chiedere a gran voce che venga fatta chiarezza sulla vicenda, continueremo nei prossimi giorni a chiedere alle istituzioni che venga presa una posizione chiara, in definitiva capire quali sono i reali interessi in gioco e renderli immediatamente edotti tutti i lavoratori, non lasceremo a nessuno decidere del nostro futuro lavorativo rimanendo spettatori inermi della situazione, da troppo tempo questo va avanti".

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