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Economia

Almaviva, confermati 3 mila esuberi: i sindacati invocano intervento di Crocetta

La società ha confermato il piano per le due sedi palermitane e ha annunciato che il 15 dicembre sarà messa all'asta una commessa Wind, che a Palermo dà lavoro a circa 936 persone. La Cisl chiede che il Governo intervenga: "La Regione non può stare ancora a guardare"

Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato un incontro a Roma il 2 dicembre sulla vertenza del call center palermitano di Almaviva. Lo rende noto la Cisl al termine della riunione romana con i rappresentanti della multinazionale e le organizzazioni dei lavoratori. Secondo quanto riferisce il sindacato, la società ha confermato il piano di 3 mila esuberi per le due sedi palermitane della multinazionale e annunciato che il 15 dicembre sarà messa all'asta una commessa Wind, che a Palermo dà lavoro a circa 936 persone, assunti con contratti a tempo indeterminato.

I sindacati chiedono al governatore della Sicilia Rosario Crocetta di intestarsi la battaglia in difesa dei posti di lavoro a rischio. In Sicilia il settore del call center occupa circa 18 mila persone. Nei giorni scorsi i sindacati confederali hanno inviato una lettera al presidente della Regione per chiedere l'intervento del governo regionale sulla crisi del settore. "Siamo molto preoccupati - dice Rosalba Vella, della segreteria Slc Cgil di Palermo e Rsu di Almaviva e siamo pronti a tutto. La Sicilia non può permettersi la perdita di duemila posti di lavoro. I call center sono ormai la principale industria di questa terra. La Regione non può stare ancora a guardare". 

"Le istituzioni - aggiunge - devono intervenire nei confronti del ministero e spingere per un intervento forte che risolva la questione occupazionale in Sicilia e per il mantenimento dei posti di lavoro. L'azienda dopo aver dichiarato 3 mila esuberi a livello nazionale per il 2015, oggi ha annunciato che il 15 dicembre sarà messa a gara la commessa Wind. I costi saranno abbassati, i ribassi della gara non terranno conto del costo del lavoro e i rischi che il lavoro cessi sono reali".

"Nelle tre sedi italiane dove da anni gestiamo la commessa Wind siamo fortemente preoccupati - conclude Vella - perchè Palermo è la città che rischia di più: 2 mila posti saranno tagliati solo da noi, il 49 per cento della forza lavoro è tutta a Palermo. Chiediamo che la Regione non sia latitante e distratta e pretenda risposte sia per noi che per la situazione altrettanto drammatica dei nostri colleghi di Accenture".

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