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Cronaca

Gli stramultati della Ztl ora sperano, Orlando: "Ricorsi per cancellare le multe"

Incontro con il sindaco che cerca di spazzare i dubbi: "I 'tartassati' che hanno rinnovato il pass e quindi sono di nuovo in regola potranno presentare ricorso dopo la notifica dei verbali al comando di polizia municipale"

Nessun condono e nessuna sanatoria sulla Ztl. Ma ci sono degli spiragli per i tartassati. Leoluca Orlando è chiaro. "Quello che stiamo studiando è verificare solo se è possibile ovviare - con le leggi vigenti - a qualche inconveniente che è fisiologico visto che parliamo di una nuova esperienza". Cerca di spazzare via i dubbi il sindaco nel corso di una riunione coi cittadini multati della zona a traffico limitato. Un incontro agevolato da esponenti della prima circoscrizione. Al centro della riunione c'è stata soprattutto la potenziale scappatoia dei ricorsi in prefettura da parte di chi si è messo in regola alla prima contravvenzione notificata.

Davanti alle vittime della Ztl Orlando ha chiarito: "Ci sono stati dei fraintendimenti perché siamo in presenza di una prima applicazione. Qui non si chiede nessun condono e nessuna sanatoria. Cominciamo a chiarire: per coloro che erano in difetto per tassa di assicurazione o carta di circolazione non c'è nulla da fare. Queste persone pagheranno, non si transige. Invece per i disabili che non hanno fatto il rinnovo del pass: siccome hanno diritto a passare, chiediamo che presentino il pass dei disabili, valido e non scaduto, indicando la targa della macchina che è inserita nella lista bianca. Il punto di riferimento per tute queste operazioni è il comando della polizia municipale". 

Al tavolo erano presenti anche il capo dell'ufficio legale del Comune, l'avvocato Giulio Geraci, il vicepresidente Amat, Diego Bellia, e il comandante della polizia municipale Gabriele Marchese. Importante il passaggio che riguarda chi è entrato nella zona a traffico limitiato con il pass scaduto. "Questi automobilisti devono assolutamente pagare la contravvenzione - dice Orlando -. Se successivamente alla prima notifica della prima multa hanno rinnovato il pass, in base a questa giurisprudenza che si è formata, la notifica della seconda contravvenzione che interviene dopo che hanno regolarizzato la loro posizione, può essere considerata non operativa. Chi può annullare la multa è il prefetto. Il tramite è il comando della polizia municipale che esprime la sua valutazione favorevole. Quindi i vigili non se ne lavano le mani, sostanzialmente".

Ci sono due problemi che rimangono: e uno riguarda l'eventuale scarto minimo orario. "Se io sono convinto che sono le 7.59 e invece sono le 8... - dice Orlando - purtroppo dobbiamo dire che non c'è giurisprudenza in questi casi. Anzi, la legislazione sembra impedire la tolleranza come invece avviene con l'eccesso di velocità. Per l'aspetto che riguarda l'orario è espressamente negata la franchigia. L'orologio può essere sfasciato ma c'è un limite a tutto. Chi ritiene di avere un problema può fare ricorso alla prefettura. La polizia municipale in questo caso non esprime parere ma rimanda la questione alla prefettura e chiede al ministero competente".

L'altro problema riguarda residenti e commercianti. "Può succedere che per una svista di fatto l'entrata e uscita sia avvenuto per un numero molto alto negli ultimi giorni con la conseguenza che si verificano gli accumuli di 30-40 multe. O l'interessato paga quelle 30-40 multe e poi rinnova il pass oppure, se ritiene di voler porre un problema, può farlo ma per questo caso non c'è giurisprudenza così come con lo scarto minimo di orario. Quindi può fare ricorso". Stesso discorso con il caso degli orari "sballati". La polizia municipale in questo caso non esprime parere ma rimanda la questione alla prefettura. Sembra dunque che ci sia giurisprudenza che favorisca l’annullamento delle successive notifiche, proprio perché si riconosce la "svista", immediatamente rimediata col rinnovo del pass. Orlando chiude così: "Per il futuro stiamo studiando alcune modifiche per migliorare il quadro".

"Siamo stati i primi ad avvisare che la Ztl, così com’è, avrebbe provocato più guai che altro. E, purtroppo, la realtà ci sta dando pienamente ragione". Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliera comunale dell’Udc, che prosegue: "Mentre i conti dell’Amat sono sempre più in rosso a causa del tram, i cui costi sarebbero dovuti essere sostenuti dai pass della Ztl, con il concreto rischio che l’azienda di via Roccazzo vada a gambe all’aria, il sindaco cerca di mettere una pezza dopo il grosso guaio delle centinaia di migliaia di multe elevate con l’attivazione delle telecamere, ma, passa praticamente la palla alla prefettura, invece di cercare insieme con il Consiglio comunale una soluzione che eviti ai palermitani di dissanguarsi per l’imperizia del Comune. Ma quello che è più sconcertante è il dietrofront del sindaco davanti agli automobilisti giustamente inferociti per le multe seriali. Insomma, un bel guazzabuglio, in cui il sindaco non sa più che pesci prendere, soprattutto adesso che, in piena campagna elettorale, forse cerca di lisciare il pelo ai cittadini-elettori".

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