Cancellato il volo per Torino: passeggeri in aeroporto da due giorni

Ore 18 di ieri, aeroporto di Punta Raisi. Tifosi juventini imbufaliti. Da poco li hanno avvertiti che non potranno raggiungere Torino: il sogno di assistere alla partitissima con l'Inter, il derby d'Italia, svanisce lì, davanti ai check in delle partenze. Quell'aereo infatti non è ancora arrivato al Falcone-Borsellino. Impossibile sostituirlo "subito" con un altro. La compagnia FlyHermes ieri ha cancellato sia il volo Palermo-Torino che il Comiso-Torino (260 passeggeri nel primo caso e 168 nel secondo). Un'attesa infinita soprattutto però per i pendolari, abituati per motivi forse più "seri" a fare su e giù tra Piemonte e Sicilia. Perché - mentre i tifosi delusi hanno fatto mestamente ritorno a casa - c'è stato chi invece doveva raggiungere Torino per motivi di lavoro. Missione ancora non riuscita dopo due giorni in aereo, intervallati da una notte in hotel. L'aereo infatti ripartirà solo nella tarda serata di oggi, dopo due giorni in aeroporto.

Una rabbia "mescolata". C'è chi è ostaggio nello scalo e chi è stato costretto a dire addio alla possibilità di vedere dal vivo Juve-Inter. A Punta Raisi ieri erano tanti i supporter bianconeri, arrivati un po' da tutta la Sicilia alla spicciolata. Per non mancare alla storica sfida, avevano speso tutti cifre considerevoli. Sembrava l'inizio di un sogno, invece ecco il disastro. Spiegazione laconica: "Motivi tecnici". I tifosi si sono arresi dopo qualche flebile speranza. Il ritardo di 6 ore si è via via dilatato fino all'annuncio della cancellazione. FlyHermes ha motivato il disservizio con una "leggera difformità tecnica del velivolo". E come riferisce Confconsumatori "i disagi e i danni subiti di conseguenza sono in parecchi casi di grande entità".

Bellicosi ma impietositi, i supporter appiedati si sono così rassegnati. Lo Juventus Stadium è diventato irraggungibile. Delusione e sconforto. C'è chi ha stretto tra le mani quel biglietto della partita che non sarà mai strappato. Ma il rimborso? Confconsumatori ricorda che in tali casi la compagnia aerea deve fornire immediata assistenza a ciascuno dei passeggeri, garantendo pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa; un'adeguata sistemazione in albergo se necessario, la possibilità di effettuare chiamate telefoniche e/o messaggi via fax, telex, email. Inoltre, in caso di ritardo pari o superiore alle 3 ore o in caso di cancellazione, ogni passeggero avrà diritto ad ottenere una compensazione pecuniaria oltre al rimborso pieno del prezzo del biglietto per il viaggio non effettuato.

Disagi su disagi che Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano, ha cercato di addolcire, fornendo assistenza ai passeggeri, aprendo la sala accoglienza (distribuiti panini e acqua), al di là delle proprie responsabilità. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Fabio Giambrone: “Non è ammissibile che una compagnia aerea non rispetti i propri passeggeri, lasciandoli in aerostazione senza un minimo di assistenza. Siamo indignati per ciò che sta accadendo. Ho scritto una lettera al presidente dell’Enac Vito Riggio per segnalare il mancato rispetto dei diritti fondamentali dei passeggeri da parte della compagnia, che lede gli interessi dei nostri clienti, dell’aeroporto e della città - continua Giambrone - Gesap si è attivata per dare assistenza a coloro che ritengo vittime di una disastrosa pianificazione dei voli, perpetrata dalla Fly Hermes. Abbiamo messo a disposizione dei passeggeri una sala dedicata oltre snack e bevande” Il volo, schedulato in partenza alle 14 di ieri, dopo due ritardi, alle 16 e alle 18,30, è stato cancellato. Oggi doveva essere il giorno della riprotezione dei passeggeri, con il volo in partenza alle 13,05, poi passato alle 15 e, infine, alle 23,30.