Vittorio Teresi, pm della Trattativa: "Aprire gli archivi e buttare fuori tutti i segreti"
Così il magistrato: "La responsabilità di trovare coloro che hanno deviato la verità e hanno fatto credere al Paese negli ultimi 50 anni cose che non erano vere non è soltanto, e non può esserlo, dei processi, deve essere della politica"
"Non c'è dubbio che sia possibile arrivare alle verità di tutti i misteri italiani, purché lo si voglia. Serve una volontà politica precisa perché ciò avvenga e sinceramente non so se questa volontà ci sia. Finora ho visto pochi atti concreti". A dirlo, a margine della quarta edizione del premio riservato alla scuole e dedicato al giudice antimafia Paolo Borsellino, è stato Vittorio Teresi, pm del processo sulla cosiddetta Trattativa Stato-mafia.
"Oggi anche i proclami (sul fronte della lotta alla mafia, ndr) sono insufficienti - ha aggiunto - così come gli atti concreti. Questo mi preoccupa ma non demordo. Non dobbiamo farlo, bisogna continuare a chiedere questa verità perché gli italiani lo meritiamo".
Per il magistrato "la responsabilità di trovare coloro che hanno deviato la verità e hanno fatto credere al Paese negli ultimi 50 anni cose che non erano vere non è soltanto, e non può esserlo, dei processi, deve essere della politica. E' la politica che deve dire 'basta' e aprire gli archivi, buttando fuori tutti i segreti che ancora vi sono custoditi".