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Cronaca

Ministro Giannini in città, scontri tra studenti e forze dell'ordine

I giovani del Collettivo Regina Margherita hanno tentato l'accesso nella scuola, dove hanno trovato un cordone della guardia di finanza ad opporre resistenza. Poi i tafferugli nei pressi dell'istituto. La portavoce: "E' grave che vogliano evitare contestazioni"

Studenti in piazza per l'arrivo del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, scontri con le forze di polizia. Presidio dei giovani del Collettivo Regina Margherita di fronte ai locali della scuola per contestare l'arrivo delle istituzioni. Gli studenti hanno tentato di avvicinarsi all'ingresso dell'istituto ma sono stati respinti dal cordone della guardia di finanza. Due ragazzi, riferiscono dallo stesso collettivo, sarebbero stati caricati "rimanendo contusi". Ma fonti di polizia respingono questa dinamica, sostenendo che non ci sia stato alcuno scontro: "I nostri uomini tenevano i manganelli alzati ed hanno solo evitato i ragazzi accedessero nell'area off limits". Un minore è stato fermato dopo aver danneggiato un'auto in sosta, prima di essere condotto in questura per essere affidato ai genitori.

Le immagini girate con uno smartphone (GUARDA VIDEO) riprendono dei momenti di forte tensione durante i quali qualche colpo è arrivato. Non si conosce la dinamica dei fatti e chi abbia innescato la reazione violenta. Contestazioni anche per il preside della scuola Pia Blandano, "che ha organizzato una passerella di politici all'interno dell'istituto". "E' gravissimo - dichiara Maria Occhione, portavoce del collettivo - che non ci sia permesso di entrare e partecipare all'incontro organizzato all'interno della nostra scuola. Infatti solo ad una ristretta delegazione di studenti e professori selezionati dalla preside, e muniti di pass, è consentito partecipare. Questo per evitare l'imbarazzo del ministro rispetto ad eventuali contestazioni degli studenti. E' inaccettabile - conclude Occhione - che mentre nella nostra città le scuole cadono a pezzi, in questi giorni la nostra sia stata un cantiere con decine di operai al lavoro, con pulizie straordinarie e muri imbiancati, solo per rifare l'immagine della scuola davanti agli occhi del ministro".

La Giannini a Palermo, tensione tra studenti e forze dell'ordine

"Quello che è accaduto questa mattina - si legge in una nota - è la riconferma che il Governo Renzi è interessato solo a tutelare la propria immagine, rilanciando proclami e continuando a portare avanti le solite politiche di tagli e aziendalizzazione ai danni dell'istruzione pubblica già vessata da anni presunte riforme. Rilanciamo come studenti del Margherita - concludono - la nostra partecipazione insieme con gli studenti delle altre scuole di Palermo e lavoratori della scuola alla mobilitazione per oggi pomeriggio alle 14.30 al concentramento di piazza Verdi".

CISL IN PIAZZA - Parallelamente piazza indipendenza si va colorando per la manifestazione regionale organizzata dalla Cisl nel giorno definito del "Jobs day". Davanti a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana, sono arrivati giovani e meno giovani, tra bandiere, cartelli e striscioni. Precari e lavoratori delle aziende in crisi, in cassa integrazione o in mobilità. Dopo l'alternarsi al microfono di lavoratori del call center o del settore chimico e metalmeccanico, a concludere il comizio Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia. Insieme per raccontare frammenti di crisi e vita vissuta.

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