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Cronaca Tribunali-Castellammare / Foro Italico Umberto I

Pronti 425 mila euro per i lavori, così Villa Giulia potrà tornare al suo antico splendore

"E'il più meraviglioso angolo di questa terra", diceva Goethe nel 1787. Firmato l'accordo con l'Ati che ha vinto l'appalto con un ribasso del 26,18%. A causa di atti vandalici e furti, il giardino era stato sequestrato preventivamente dalla Procura nel 2015 e dissequestrato poco dopo

Si dovranno smontare e pulire le colonne di Billiemi, eliminare dall’intera area da piante infestanti, muschi e licheni, riparare le superficie del basamento e rifare tutta la recinzione di Villa Giulia. Dopo l’aggiudicazione definitiva dello scorso giugno è stato firmato ieri il contratto per la gara d’appalto da 580 mila euro vinta dall’Ati composta dalla Sociap costruzioni srl di Lercara Friddi (capogruppo) e la Idrogedil srl di Palermo (mandante), che hanno presentato un’offerta con un ribasso del 26,18% per un importo complessivo pari a circa 425 mila euro. La prossima settimana inizieranno i lavori che dovrebbero concludersi entro il 2019: non appena terminati la recinzione che confina con l’Orto Botanico, il cancello monumentale e i relativi piloni torneranno al loro originario splendore.

recinzione colonna villa giulia-2Villa Giulia, ad aprile 2015, era stata sequestrata preventivamente dalla Procura a causa, fra le altre cose, delle ormai frequenti scorribande dei vandali e di alcuni episodi di furto. I carabinieri e un pubblico ministero hanno effettuato una serie di controlli per fare il punto sulle condizioni. La villa - scriveva il gip nel provvedimento - "versa in condizioni di estremo degradamento sia dal punto di vista architettonico, sia per il deterioramento strutturale e per le frequenti sottrazioni, danneggiamenti e atti vandalici". Per rimuovere i sigilli il Comune ha fatto ricorso, ottenendo il dissequestro per la mancanza del "periculum in mora". Atti vandalici e furti, ha sottolineato l’avvocatura comunale, risalivano a un periodo compreso tra il 1999 e il 2009. Una volta ottenuto il risultato l’Amministrazione ha iniziato a lavorare sul progetto realizzato dagli architetti Michele Di Rosa e Angela Gebbia e dal geometra Gioacchino Manzella. Incaricati dal Comune l’architetto Giuseppe Orantelli e l’ingegnere Tonino Martelli, rispettivamente coordinatore della sicurezza e responsabile unico del procedimento.

Alcuni degli interventi previsti - come si legge in una relazione - consistono anche "nel miglioramento del deflusso delle acque che provengono dall’Orto Botanico. Con esso si intende conseguire un sensibile abbattimento dei fattori di degrado sulle murature in calcarenite, nella eliminazione delle principali cause di dissesto naturali (radici, tronchi, ecc.), nella eliminazione di antichi incongrui interventi eseguiti sulla cancellata (saturazione con malta cementizia dei giunti colonne e cancellate, che hanno creato i maggiori danni per le colonne stesse); nel restauro della cancellata, delle murature in calcarenite della stessa, del cancello monumentale e dei relativi piloni; nella posa di pavimentazione in ‘tufina’ di ricompattamento nell’emiciclo a valle del cancello monumentale, e, laddove necessario, in prossimità delle parti maggiormente dilavate a margine della cancellata".

Il degrado di Villa Giulia

La storia di Villa Giulia

La villa era il fiore all’occhiello della Palermo di fine Settecento e prese il nome da Giulia Guevara d’Avalos, moglie del viceré Marcantonio Colonna, principe di Stigliano. Si trattava di un’opera dell’ingegno umano dell’architetto Nicolò Palma che realizzò un quadrato di sette ettari, suddiviso in quattro quadrati e caratterizzato da viali simmetrici. Al centro si trovano quattro esedre progettate dall’architetto Giuseppe Damiani Almeyda, e poi mezzi busti di celebri personaggi della storia siciliana, fontane in ghisa, piante centenarie e persino l’orologio del dodecaedro concepito dal matematico Lorenzo Federici. Un gioiello, nel cuore del Foro Italico, in cui si trova anche la fontana del Genio di Palermo realizzata da Ignazio Mirabitti.

Goethe: "Il più meraviglioso angolo di questa terra"

Durante il suo "Viaggio in Italia" Johann Wolfgang Goethe, nel 1787, rimase incantato dall’atmosfera che si respirava a Villa Giulia: "Palermo, sabato 7 aprile. Ho passato delle tranquille ore deliziose nel giardino pubblico, in prossimità del molo. E’ il più meraviglioso angolo di questa terra. Concepito sopra un disegno normale, ha tuttavia qualche cosa di fiabesco; piantato da poco tempo, ci trasporta nel mondo antico. Aiuole verdeggianti racchiudono piante esotiche; spalliere di agrumi s'incurvano in graziose capanne; alte pareti di oleandri, adorne di mille fiorellini rossi simili a garofani, vi avvincono lo sguardo".

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