Alla fine ha deciso di patteggiare. La vigilessa A.T., 42 anni, accusata di sfruttamento della prostituzione, si è "accordata" per una condanna a un anno e sette mesi. Secondo l'accusa, la "sexy vigilessa" coinvolta nel gennaio di un anno fa nell'operazione "Relax", che aveva portato all'arresto di dieci persone, si sarebbe occupata di adescare giovani ragazze per farle prostituire in un centro massaggi in via Petrarca, tenendo per sé una sorta di provvigione sulle loro prestazioni pari al 10 per cento della tariffa di base da 50 euro. Ma dalle investigazioni sarebbe saltato fuori che anche la vigilessa si sarebbe concessa fisicamente ai clienti di uno dei tre centri massaggi chiusi nell'operazione. Ipotesi del tutto respinta da A.T. che a caldo dichiarò: "E' tutto falso". Tra i clienti insospettabili impiegati e professionisti.

Un altro imputato, B.C., che aveva scelto l'abbreviato, è stato condannato a un anno e quattro mesi. Il gup Nicola Aiello ha accolto le richieste di patteggiamento di G.D. (un anno e otto mesi), F.D. (un anno e sei mesi), M.L. (un anno e otto mesi), L.B. (un anno e due mesi), R.L.V. (un anno e undici mesi), E.L. (un anno e otto mesi), G.B. (un anno e sei mesi), G.T. (un anno e sette mesi). Per tutti la pena è sospesa. La vigilessa è stata sospesa dal servizio a partire dal 17 agosto dell'anno scorso.