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Cronaca

Scandalo massaggi a luci rosse, licenziata la "sexy vigilessa"

Lo stabilisce una determina dirigenziale del settore Risorse umane del Comune. Espulsa "per giusta causa" dalla polizia municipale l'agente A.T., coinvolta nell'operazione "Relax" che lo scorso gennaio ha portato a dieci arresti

Licenziata per giusta causa e senza preavviso. E' questo l'epilogo per l'agente della polizia municipale A.T., finita nell'occhio del ciclone lo scorso gennaio dopo il blitz in un centro massaggi a luci rosse di via Petrarca. La vigilessa, sospesa dal servizio a partire dal 17 agosto, si è vista notificare il provvedimento del Collegio disciplinare indicato nella determina dirigenziale 403 del settore Risorse umane, con data 14 agosto.

Secondo l'accusa, la "sexy vigilessa" coinvolta nell'operazione "Relax", che aveva portato all'arresto di dieci persone, si sarebbe occupata di adescare giovani ragazze per farle prostituire, tenendo per sé una sorta di provvigione sulle loro prestazioni pari al 10 per cento della tariffa di base da 50 euro. Ma dalle investigazioni sarebbe saltato fuori che anche vigilessa si sarebbe concessa fisicamente ai clienti di uno dei tre centri massaggi chiusi nell'operazione. Ipotesi del tutto respinta da A.T. che a caldo dichiarò: "E' tutto falso".

Oltre alla "sexy vigilessa", un'altra determina dirigenziale del settore Risorse umane dello stesso giorno (la 410), un altro vigile urbano è stato "fatto fuori". E' stato licenziato per aver prodotto documentazioni non veritiere per accaparrarsi un bando da 289 mila euro per la gestione di alcuni servizi alla "Città dei Ragazzi". Su A.G., queste le sue iniziali, assunto nel corpo della polizia municipale nel 2005, l'Amministrazione accertò qualche irregolarità, poi confermata dalla condanna risalente al 2005. E nonostante la fedina penale, nulla fu fatto quando entrò a far parte del corpo di polizia.

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