rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Monreale

Monreale, coro di bimbi sostiene la maestra-candidata: "Non è un spot elettorale"

"Vota Antonè senza chiederti il perchè", la frase intonata dai piccoli alunni della scuola Morvillo. Qualcuno li riprende e le immagini finiscono in una chat. Scoppia la polemica. La lettera dei genitori: "Nostri figli strumentalizzati per colpire l'insegnante"

Un video, diffuso tramite i social, in cui alcuni alunni dell'istituto comprensivo Francesca Morvillo intonano uno slogan in favore di Antonella Lo Presti, docente e candidata alle prossime elezioni comunali scatena la polemica. I bambini intonano in coro "Vota Antonè senza chiederti il perchè", qualcuno li riprende e le immagini finiscono prima in una chat e poi sui giornali. Scoppia la bufera mediatica. Il dirigente scolastico dispone accertamenti sulla maestra e i genitori scendono in campo per difendere la Lo Presti.

La lettera:

"Noi genitori dei bambini della classe V A, ingiustamente coinvolti in una vicenda mediatica che li ha visti protagonisti e, implicitamente colpevoli, abbiamo sentito il dovere di chiarire la loro e nostra posizione e ribadire tutta la nostra solidarietà all’insegnante Antonella Lo Presti che, per la sua serietà professionale e per l’amore che nutre nei confronti dei suoi alunni, mai avrebbe potuto compiere un gesto che in qualche modo arrecasse danno ai suoi bambini, per interesse personale. 

Pertanto, ci corre l’obbligo di sottolineare che il video realizzato per gioco dai nostri figli, reduci da una recente visione televisiva del film “L’Ora legale”, era circolato all’interno della chat della classe, dove tutti, fino a prova contraria, condividiamo quale priorità il benessere dei nostri figli. E tutti avevamo riso sulla battuta “vota antonè senza chiederci il perché” e nessuno di noi ha mai creduto potesse trattarsi di uno spot elettorale. 

Chi ha strumentalizzato i nostri figli, dunque, è chi, in buona o mala fede, ha permesso che il video uscisse dal gruppo, per poi arrivare ai giornali, e si prestasse a un interesse che nulla ha a che fare con la parodia o l’allegria che sempre accompagna i nostri bambini in classe. A noi sembra che loro siano diventati uno strumento per colpire politicamente e professionalmente la maestra. 

Per chiarezza d’informazione non è mai finito su social diversi da whatsapp che, per sua stessa natura, non può essere considerato paragonabile a Facebook, Instagram o altro del genere; a parte la pubblicazione sul sito di qualche giornale sciacallo che, però, l’ha bannato. Ci riserviamo di agire contro chiunque si dovesse permettere di postarlo sui social e mostrare i volti dei piccoli. E poiché tutti, con le parole, pensano di agire per il bene dei bambini devono sapere che questi ultimi sono rimasti profondamente colpiti nel vedere la loro foto associata, non come di solito, a manifestazioni positive e ludiche, ma ad un evento negativo, ingenerando in loro un senso di colpevolezza della  cui ingiustizia tutti dovrebbero tenere conto, quando scrivono e parlano di vicende che riguardano i bambini e la cui conoscenza dei fatti è manifestamente parziale. 

Inoltre, nessuna liberatoria è stata rilasciata da parte nostra a diffondere video o immagini, né mandati  a sostituirsi a noi genitori nell’intraprendere azioni che vedono, a nostra insaputa, coinvolti i nostri figli per finalità che non sono ancora del tutto chiare. Pertanto, sarà nostra premura procedere con un esposto verso le autorità competenti per accertare le responsabilità di tutti gli attori implicati in una vicenda che ci vede, nostro malgrado, coinvolti".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Monreale, coro di bimbi sostiene la maestra-candidata: "Non è un spot elettorale"

PalermoToday è in caricamento