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Cronaca Partanna-Mondello / Via Pindaro

Incendio a Mondello, a fuoco auto parcheggiata dentro una villa: indaga la polizia

Il rogo è divampato in via Pindaro. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia. Non si esclude alcuna ipotesi, compresa la matrice dolosa: alcuni testimoni hanno visto qualcuno scavalcare. Il mezzo è di un dirigente Reset. Orlando: "Cammino di legalità ed efficienza non sarà fermato dagli atti incivili e violenti"

Paura per un incendio scoppiato nella notte in via Pindaro, a Mondello. Le fiamme sono divampate nello spazio esterno di una villa privata e un'auto è stata seriamente danneggiata. Sul posto - insieme ai vigili del fuoco che hanno domato il rogo - è intervenuta la polizia, che è in attesa di capire le reali cause dell'incendio. Non si esclude infatti alcuna ipotesi, compresa la matrice dolosa. Sembra che dei testimoni abbiano notato qualcuno vestito di scuro e forse incappucciato che scavalcava l'area dove poi si sono alzate le fiamme. Indaga la polizia.

La vettura appartiene a un dirigente della Reset. Nei suoi confronti la solidarietà del sindaco Leoluca Orlando e del presidente Antonio Perniciaro. "Il cammino di legalità ed efficienza della Reset  - dicono - non sarà fermato dagli atti incivili e violenti di alcuni criminali. Nell'esprimere la nostra più totale solidarietà al dirigente dell'azienda vittima di questo vile attacco, confidiamo nel lavoro degli investigatori perché al più presto i responsabili siano assicurati alla giustizia. Nei loro confronti sia l'amministrazione comunale sia la Reset si costituiranno parte civile per sottolineare ancora una volta la forte presa di posizione a tutela della governance e di tutti i lavoratori onesti che garantiscono alla città servizi essenziali".

"La Cgil esprime solidarietà a Pensabene  e chiediamo che gli organi inquirenti facciano al più presto chiarezza sulla vicenda per individuare responsabilità e motivi alla base del nuovo gesto intimidatorio contro Reset, nei confronti del quale esprimiamo ferma condanna - dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello -. Pensabene non resterà solo, a lui va tutto il sostegno  del mondo sindacale, che si schiera contro questo atto lesivo che non inibirà il lavoro fin qui svolto dalla società. Come Cgil chiediamo alle istituzioni di intensificare la vigilanza e l'attenzione nei confronti della società partecipata, per  garantire la prosecuzione dell'attività, all'insegna sempre della massima legalità e trasparenza".

A Pensabene, nella qualità di dirigente della Uila Pesca, va la solidarietà della Flai Cgil Palermo. "Esprimo la mia personale solidarietà e quella  di tutta la Flai Cgil  Palermo al collega e amico Antonio Pensabene - dichiara Dario Fazzese, segretario generale della Flai Cgil Palermo -. Condanniamo fermamente il vile atto intimidatorio da lui subito. Siamo certi che quanto accaduto non scalfirà minimamente l’impegno concreto e morale nel lavoro che da sempre contraddistingue l'operato del dirigente Antonio Pensabene”.

“Stigmatizziamo l’atto intimidatorio compiuto ai danni di Antonio Pensabene, dirigente della Reset e componente della segreteria della Uila con delega alla pesca. Siamo solidali col collega sindacalista e auspichiamo che in tempi brevi si faccia luce su questo grave episodio”. Lo afferma il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Pierluigi Manca, esprimendo forte condanna per l’intimidazione subita da Antonio Pensabene.

"Piena solidarietà" anche da Salvo Barone, del sindacato Asia, che "confida nell'operato delle forze dell'ordine affinché si possa celermente assicurare questo/i delinquente/i alla giustizia, e ci auspichiamo che nulla abbia a che fare con i dipendenti della Reset. In Reset ci sono 1.400 dipendenti e se pure un singolo soggetto squallido abbia potuto commettere un gesto così vile, di certo non si possono dimenticare le centinaia di lavoratori che, magari con un passato difficile, hanno raggiunto un reintegro sociale adeguato percorrendo un cammino di legalità".

Articolo aggiornato il 3 giugno 2020 alle ore 20.38

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