Via Messina Montagne, baracche giù Nuove case per undici famiglie
Per coloro che risiedevano nei container, tristemente noti per le loro condizioni precarie, è arrivato il più bel regalo di Natale: un alloggio in un bene confiscato alla mafia. L'assessore Tamajo: "E non ci fermiamo qui"
Sgomberata la baraccopoli di via Messina Montagne. Per le 11 famiglie che risiedevano nei container, tristemente noti per le loro condizioni precarie, l’incubo è finalmente terminato. Oggi, infatti, è stato predisposto il trasferimento definitivo in appartamenti confiscati alla mafia. Un regalo di Natale, forse inaspettato, ma che, indiscutibilmente avrà fatto sorridere piccoli e grandi: tutti hanno fatto i conti con freddo, muffa, fogne a cielo aperto e perfino insetti, topi negli spazi dove giocavano i bambini.
“Abbiamo risolto un grande problema – ha dichiarato l’assessore comunale agli Impianti abitativi Aristide Tamajo -. Il sindaco Diego Cammarata ha sbloccato questa situazione. Adesso però non dobbiamo né vogliamo fermarci. E’ necessaria un’accelerazione anche sul resto”.
Il riferimento è agli altri immobili confiscati alla mafia che dovrebbero diventare alloggi per gli aventi diritto iscritti in graduatoria. La lista è lunga: sono circa 900 le famiglie che hanno i requisiti e rientrano in quel piano di emergenza abitativa che stando alle parole dell’assessore Tamajo “sarà la priorità delle priorità dell’amministrazione”.