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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Via Vincenzo di Marco

Il titolare non gli dà lo stipendio: agente di commercio rompe e ruba tutto

E' successo in via Di Marco. In manette un trantacinquenne e il suo complice. Protagonista della vicenda il dipendente di una società di servizi, che dopo un'accesa discussione con il suo direttore, è andato in escandescenza

I carabinieri hanno arrestato due uomini con l’accusa di rapina. Si tratta di due palermitani: N. G., trentacinquenne, e B.D., di 34 anni, disoccupato. Il primo, agente di commercio, aveva collaborato fino a metà del mese scorso con una società di servizi con sede in via Vincenzo Di Marco. Ieri è giunto sul posto in compagnia del complice. Lì ha iniziato un’accesa discussione con il direttore della società, pretendendo l’immediato pagamento delle somme a lui dovute relative al mese di settembre per prestazioni lavorative.

Alla richiesta, il titolare ha risposto che il pagamento delle spettanze sarebbe avvenuto come di prassi, ovvero trascorsi i 90 giorni, mettendo il trentacinquenne in contatto telefonico con un responsabile della società al fine di tranquillizzarlo. Terminata la telefonata e rimaste irrisolte le richieste, N.G. è andato in escandescenza urlando ad alta voce. Poi ha gettato un armadio di legno a terra, quindi si è scagliato contro un altro armadio ed una scrivania, danneggiandoli irrimediabilmente.

Non contento, con l’aiuto del complice, ha arraffato computer, stampanti, monitor, modem, tastiere, mouse ed altoparlanti, di proprietà della ditta per un valore complessivo di circa duemila euro a fronte dei 600, che richiedeva quale saldo di fine rapporto. Tutto il materiale è stato poi caricato a bordo di una Fiat Stilo con cui i due improvvisati compagni di merende si sono allontanati.

Il titolare della ditta, che nel frattempo aveva contattato il 112, ha mostrato un sms ai carabinieri, con cui il “dipendente” lo informava che lo avrebbe atteso alla stazione centrale, e che in caso in quell’incontro non avesse ricevuto quanto richiesto, avrebbe rivenduto tutto il materiale informatico. A recarsi alla Stazione è stata invece una gazzella dei militari che ha fermato ed identificato N.G.. Quest’ultimo ha confermato la dinamica dei fatti. Lui e il complice sono stati così arrestati con l’accusa di rapina aggravata. Dopo la convalida degli arresti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di firma. Quindi i due sono stati rimessi in libertà.

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