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Cronaca Via Liberta'

Centro vietato alle bancarelle, il Comune: "Tuteliamo il decoro"

L'amministrazione ha emanato un'ordinanza che individua una vasta area dove non sarà possibile il commercio ambulante. "Il provvedimento - dicono da Palazzo delle Aquile - è stato dettato anche dalla necessità di agevolare il traffico"

Niente venditori ambulanti per le vie del centro città. A stabilirlo è un'ordinanza comunale emanata per "migliorare il contesto urbano e, in particolare, di riqualificare alcune vie e piazze di grande rilevanza storico-culturale, che sono attrattiva per il turismo".

Interdetta alle bancarelle tutta l'area compresa da piazza Croci a piazza Vigliena, passando per via Libertà (comprese le corsie laterali), le piazze Castelnuovo e Ruggero Settimo, le vie Ruggero Settimo, Wagner e via Cavour, piazzale Ungheria, via Meccio, piazza Verdi e via Maqueda (fino ai Quattro Canti). Sono interessate dal provvedimento, inoltre, piazza san Domenico, piazza Bologni, il piano della cattedrale, villa Bonanno, piazza Croce dei Vespri e le piazze Pretoria e Bellini.

“Con l'ordinanza si è individuato un criterio che prevenga il contrasto tra venditori ambulanti e commercianti - dicono il sindaco, Leoluca Orlando e l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano - oltre che favorire ordine ed equilibrio estetico. Per valorizzare l'armonia commerciale e il decoro urbano occorre intervenire con provvedimenti che aiutino la sintonia tra gli esercizi in sede fissa ed ambulanti. Le zone per il commercio ambulante sono state individuate per far sì che si avvii un percorso di integrazione, in cui le aree indicate assumano una loro identità commerciale, che possa valorizzare il lavoro ambulante, renderlo più riconoscibile e sintonizzarlo con la rete commerciale fissa. Favorire il decoro urbano impone l'applicazione attenta di regole e principi di innovazione urbana e l'ordinanza prevede un perimetro d'inibizione dentro il quale le aree dedicate agli ambulanti rispondano a tali principi”.

Il provvedimento è stato dettato anche "dalla necessità di agevolare il traffico veicolare, che spesso, nelle zone interessate dal provvedimento è rallentato dalla presenza di ambulanti che, con mezzi e/o banchi mobili, itineranti o temporanei, determinano agli incroci intasamenti che si ripercuotono sull’intera rete viaria e creano disagi per tutti coloro che in quell’area vivono, lavorano o semplicemente si spostano". “Per non creare alcun nocumento allo svolgimento della propria attività lavorativa – così recita l’ordinanza - tutti coloro che erano autorizzati a svolgere la propria attività all’interno del perimetro inibito, potranno spostarsi nelle aree limitrofe e, in particolare, nelle vie Volturno, piazza San Francesco di Paola, piazza Sant’Oliva, piazzetta Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, piazza Giovanni Amendola e piazza Giovanni Borgese".

Anche in queste aree, in ogni caso, la sosta dovrà avvenire nel rispetto della normativa vigente. "Quindi - precisa l'amministrazione - tutti gli ambulanti, compresi i produttori agricoli e gli artisti, durante l’arco della giornata non potranno sostare sul suolo pubblico per più di un’ora (altrimenti dovranno spostarsi di almeno 500 metri) e non potranno in nessun caso utilizzare banchi su appoggi di fortuna, come carrozzelle, né disporre la merce a terra. Infine, non potranno utilizzare impianti di amplificazione sonora o infastidire i passanti offrendo loro la merce con insistenza. Saranno il corpo di polizia municipale e le altre forze di Polizia a vigilare affinchè quanto stabilito venga rispettato".

Secondo Adham Darawsha, presidente della Consulta delle Culture, "affrontare temi complessi, come il commercio ambulante, semplicemente con un tratto di penna è un approccio sbagliato nella forma e nella sostanza. La questione  è  complessa  e complicata. Coinvolge tanti settori della società, italiani e immigrati. Abbiamo espresso all'amministrazione comunale il nostro dissenso costruttivo su questa ordinanza. Auspicando un dialogo con tutte le categorie coinvolte.  Ed una corretta campagna di informazione e responsabilizzazione  di tutte le parti coinvolti per il bene della città".
 

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