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Cronaca Viale delle Scienze

Università, primo test e prime polemiche: "Le buste coi dati erano trasparenti"

Alcuni ragazzi hanno gridato allo scandalo: i nomi dei candidati facilmente leggibili, temiamo possano agevolare eventuali "raccomandati". Una prova movimentata quella affrontata dai quasi tremila candidati, iniziata in ritardo per via della protesta del "Collettivo autonomo"

Si è concluso da poche ore, ma già il test d’ingresso alle professioni sanitarie è argomento di grosse proteste. Dopo quella di stamattina, durante la quale sono stati protagonisti alcuni giovani del Collettivo universitario autonomo che hanno bloccato una parte degli accessi all’edificio 19 ritardando il regolare svolgimento delle prove, adesso sono le aspiranti matricole a gridare allo scandalo. “Le buste con i dati anagrafici erano trasparenti – protesta Lauredana Barba, studentessa di un liceo scientifico di Termini Imerese-. Temo che questo possa agevolare eventuali 'raccomandati' e ovviamente la cosa mi infastidisce”.

C’è chi ha provato a far mettere a verbale la cosa senza esserci riuscito. “Ci hanno dato il foglio con i dati anagrafici e una busta attraverso la quale si potevano leggere tutti i nostri dati – racconta un giovane del Liceo Garibaldi che preferisce mantenere l’anonimato -. Ho segnalato alla commissione il fatto chiedendo che fosse verbalizzato ma la presidente mi ha risposto che non era possibile e che si assumeva la responsabilità del gesto”.

Test d'ingresso a Professioni sanitarie - foto Zagone

Così molti interrogativi sorgono nelle menti di chi ha svolto il test che, a detta di molti, era piuttosto semplice. “Non ho avuto difficoltà a dare le risposte – spiega Salvatore Rigi, appena uscito dall’esame -. Spero veramente di riuscire a passare”. Gli fa eco Martina Ambrosiano con l’amica Stefania D’Antoni: “Qualche domanda più difficile l’abbiamo trovata in biologia e geografia. Ma siamo fondamentalmente ottimiste”. Francesco Brucoli e Laura Allegra commentano gli avvenimenti della mattinata: “E’ il secondo anno che proviamo il test. Quest’anno era piuttosto semplice. Quanto alla protesta di stamattina condividiamo le motivazioni dei ragazzi che hanno tentato di bloccare il test ma non i metodi. Pensiamo che fatta in questo modo la protesta sia risultata un po’ inutile”.

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