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"Basta precariato", scatta la protesta dei collaboratori dell'Università

Agitazione indetta dai sindacati Nidil, Flc e Cgil, che chiedono la stabilizzazione di 48 lavoratori tra i 30 e i 45 anni impiegati in ruoli amministrativi, presso lo sportello orientamento del Cot, nei dipartimenti e nelle scuole

Protesta, oggi davanti alla sede del rettorato, dei collaboratori precari dell'Università. Il  sit-in si è svolto in concomitanza con la riunione del consiglio d'amministrazione dell'ateneo palermitano. "Da una decina d'anni 48 giovani laureati tra i 30 e i 45 anni - spiegano i sindacati Nidil, Flc e Cgil - sono impiegati in ruoli amministrativi e prestano servizio presso lo sportello orientamento del Cot, nei dipartimenti e nelle scuole con contratti annuali o pluriennali.  Ad alcuni di loro i contratti sono scaduti" 

Una rappresentanza dei sindacati sono stati ricevuti dal rettore Fabrizio Micari e dal direttore generale Antonio Romeo "per chiedere l'assunzione dei collaboratori precari attraverso l'applicazione della circolare Madia 3 del 23 novembre 2017 (ex art.20 decreto legislativo 75 2017), per il superamento del precariato nella pubbliche amministrazioni. La circolare dà indicazioni alle amministrazioni di partire con le assunzioni dal gennaio 2018, per il biennio 2018-20120".

 Un incontro interlocutorio, nel quale è stata registrata comunque la disponibilità del rettore allo studio di un percorso anche dal punto di vista della normativa. “Ci sarà un prossimo incontro tecnico, prima della prossima riunione del cda che sarà chiamato a occuparsi della vicenda,  nel quale affronteremo insieme al rettore e al direttore generale tutti gli aspetti legati alla circolare  Madia e al prossimo piano di  assunzioni dell'Ateneo - dichiarano i segretari generali di Nidil, Flc Cgil e Cgil Palermo Andrea Gattuso, Franca Giannola e Enzo Campo – Il percorso è partito e sarà lungo ma abbiamo chiesto che ci sia da parte dell'ateneo l'impegno a individuare una strada che porti all'assorbimento di tutto il personale in questione: alcuni lavorano negli uffici universitari da 16 anni. Un lavoro che non può essere ignorato. Abbiamo chiesto un cronoprogramma e una ricognizione del personale precario, con le figure professionali ricoperte, per predisporre un elenco nominativo  degli aventi diritto. Presto, il prossimo aggiornamento”.

Solidarietà ai lavoratori arriva da Rifondazione Comunista: "Si tratta di persone che da oltre un decennio lavorano nell'amministrazione di UniPa svolgendo le stesse mansioni degli altri impiegati ma con contratti spesso 'spazzatura 'che scadono periodicamente e che li costringono a periodi di vita senza stipendio. E' chiaro che così non si può progettare una vita e l'incertezza diventa il pane quotidiano. Noi siamo convinti – si legge in una nota - che vi siano i margini per applicare la circolare Madia del novembre 2017 per il superamento del precariato nella pubbliche amministrazioni e ci mettiamo a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici per arrivare a questo risultato. Occorre finirla con la creazione di posti di lavoro che vengono definiti a 'tempo', spesso in luoghi strategici per il funzionamento dell'Ateneo e che servono solo a precarizzare condannando uomini e donne a una esistenza di fatto precaria".

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