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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Via Ernesto Basile

Università, studenti occupano la facoltà di Lettere e organizzano dibattito contro il G7

I ragazzi spiegano di volere utilizzare i locali, nei giorni in cui solitamente l'edificio è chiuso, per discutere del vertice di maggio a Taormina

Un gruppo di studenti universitari ha occupato la facoltà di Lettere e Filosofia in viale delle Scienze. I ragazzi spiegano di volere utilizzare i locali, nei giorni in cui solitamente l'edificio è chiuso, per svolgere due giorni di dibattiti e incontri sul G7 del 26 e 27 maggio a Taormina. Un modo per esprimere la loro contrarietà al vertice.

Gli studenti spiegano che "con l'assemblea internazionale 'Fora U G7'  prende ufficialmente inizio la mobilitazione contro il G7 in Sicilia, una mobilitazione di cui noi studenti saremo assolutamente protagonisti perché fermamente coscienti di come l'Università di oggi sia specchio di interessi privatisti e di potere. La riforma Moratti e la riforma Gelmini hanno causato la diminuizione progressiva dei finanziamenti statali agli atenei e costretto i ricercatori e gli aspiranti tali ad una stato di totale precarietà. In questa ottica le università diventano collettore e mediatore di piccoli, medi e grandi interessi economici e speculativi, per lo più locali e regionali ma anche nazionali e internazionali. Ecco che l'Università assume le vesti del marketing territoriale tentando di diventare una sola cosa con esso. Sono le aziende che decidono i progetti di ricerca, sono loro che stabiliscono budget e condizioni di lavoro perchè sono loro i finanziatori. Le borse di studio, necessarie per bandire i concorsi di dottorato, vengono in parte sponsorizzate da aziende e attori e economici locali che ovviamente scelgono e blindano in accordo con i docenti procacciatori chi sarà il vincitore. A Palermo numerosi accademici organizzano seminari e convegni per incentivare gli studi e la ricerca miranti a potenziare le capacità di difendere i soliti interessi". 

"Non crediamo - sottolinea Federico Guzzo, studente di Relazioni internazionali - di dover restare a guardare una tale presa in giro da parte di chi ci governa e di chi continua a utilizzare le nostre vite e i nostri territori per i loro giochi di profitto e di guerra. Per questo come studenti prendiamo posizione per resistere alla distruzione di una universitá pubblica sempre più distante da noi, che ne siamo i soli e veri protagonisti, e dalle nostre esigenze".

All'assemblea è previsto l'arrivo di un centinaio di persone fra rappresentanti dei movimenti studenteschi e sociali a livello nazionale e internazionale.

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