Un foreign fighter all'università: arriva il ricercatore che combatte l'Isis
L'ex facoltà di Lettere e Filosofia ospita Davide Grasso, 36 anni, appena tornato dopo avere a lungo combattuto sul fronte siriano: "Sono partito a causa della rabbia maturata in seguito agli attentati di Parigi del Bàtaclan del 2015"
Un incontro con quello che la stampa nazionale ha definito il "ricercatore anti-Isis". Oggi pomeriggio, alle 16, l'edificio 12 di viale delle Scienze (ex facoltà di Lettere e Filosofia), ospiterà Davide Grasso, il “foreign fighter” torinese. Grasso è infatti tornato da pochi mesi in Italia dopo avere a lungo combattuto l'Isis sul fronte siriano al fianco dell'esercito curdo e delle forze democratiche siriane. Ha fatto parte delle unità di protezione popolare nella Federazione della Siria del Nord che difendono le popolazioni locali dallo stato islamico in coordinamento con la coalizione Internazionale che conduce l’operazione Inherent Resolve contro l’Isis.
"Sono partito a causa della rabbia maturata in seguito agli attentati di Parigi del Bàtaclan del 2015 - afferma Grasso - e avendo già avuto modo di constatare la disinformazione sui conflitti mediorientali ho deciso di fare un reportage indipendente da Palestina, Iraq e Siria. Vedendo i ragazzi curdi e internazionali battersi in prima persona ho deciso di arruolarmi nelle Ypg". L'incontro di oggi a Palermo è organizzato dal Centro sociale Anomalia, il Collettivo universitario autonomo e il coordinamento Palermo solidale con il popolo curdo.
Davide Grasso, 36 anni, originario di Cuneo, tra il 2015 e il 2016 ha realizzato un reportage dal medio oriente toccando Turchia, Israele, Palestina, Giordania, Iraq e Siria, realizzando interviste a Gerusalemme, Betlemme e nella zona di Mosul, fino ai monti Sinjar dove vive la comunità ezida. Da quando, non senza difficoltà, è rientrato in Italia si è speso in un lunghissimo tour fatto di conferenze e interviste utili a diffondere la verità su quel conflitto e a raccontare la personale esperienza di chi ha visto tanti combattenti cadere sotto gli attacchi delle milizie Isis. Ha visitato e vissuto sui fronti di guerra di Hassaka, Kobane, e nelle campagne a nord di Raqqa e Aleppo. Dal gennaio 2017 è impegnato in un’opera d’informazione sulle radici della guerra in Siria e nel medio oriente presso spazi pubblici, scuole e università in Italia.