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Cronaca Cinisi / Piazza XXIV Maggio

U Mani Fest, Cinisi incontra i migranti: "Facciamo tutti parte di un'unica comunità" 

Ad organizzare la festa, alla quale hanno partecipato gli ospiti delle comunità alloggio presenti nel territorio, dieci associazioni, le stesse che qualche giorno fa hanno tappezzato i balconi delle case con messaggi che invitano all'integrazione

E' stata una domenica di festa all'insegna dell'integrazione quella andata in scena, nello spazio giardino del Quinto Canto, in piazza XXIV Maggio a Cinisi. Una quarantina di migranti, ospiti delle comunità alloggio presenti nel territorio hanno incontrato i residenti, parlato, cantato, suonato e mangiato insieme a loro. Ad organizzare U Mani Fest, dieci associazioni riunite per dare una risposta al razzismo e mostrare il volto della Cinisi solidale. 

Dopo gli striscioni che hanno colorato il paese con frasi che invitano all’accoglienza e all’interculturalità, una nuova iniziativa per "superare i muri e le paure". "Conoscersi - spiegano le organizzazioni organizzatrici - è l'unico modo per costruire una società libera e migliore per tutti". Proprio per raggiungere lo scopo i migranti hanno preparato pietanze tipiche dei loro paesi d'orgine e suonato la loro musica. Tra ritmi di tamburi, balli, giochi di gruppo e bolle di sapone la giornata è trascorsa all'insegna della gioia.

"Ancora una volta il mondo dell’associazionismo si è mosso ed ha risposto compattamente e positivamente: l’iniziativa e l’azione di “Cinisi solidale” è un’ulteriore spinta propositiva proveniente da cittadini che cercano soluzioni alle problematiche presenti a Cinisi - commenta il Movimento politico “La Ri Generazione” - , le associazioni Officina RIgenerazione, LABNovecento45, Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato ONLUS, Libera-mente società cooperativa sociale, Gruppo 8 Marzo Onlus, Azione Cattolica Parrocchia Ecce Homo - Cinisi, Gruppo Incontrarsi é cultura, Associazione culturale Peppino Impastato Onlus, Clan del Gruppo Scout Cinisi 1 e Associazione Fotografica Asadin, ancora una volta, si sono rimboccate le maniche per dare un’immagine diversa della nostra comunità. E ancora in questa ulteriore occasione non possiamo però non evidenziare l’assenza dell’amministrazione che in questi anni è stata colpevolmente distante da chi volontariamente e in maniera disinteressata si spende quotidianamente nel sociale". 

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