rotate-mobile
Cronaca

Boom di turisti e meno strutture in "nero", Comune incassa 2,6 milioni da tassa di soggiorno

A questa cifra, che si riferisce al 2018, vanno aggiunti i 260 mila euro trattenuti direttamente dai gestori di alberghi, b&b e affittacamere. Dal 2015 introiti cresciuti di quasi il 45%. Orlando: "In tanti hanno compreso l'importanza di uscire da una condizione di irregolarità"

Crescono gli introiti della tassa di soggiorno. Nel 2018 il Comune ha incassato oltre 2,6 milioni di euro, a cui si aggiungono i circa 260 mila euro trattenuti direttamente dai gestori delle strutture ricettive. I dati - forniti dal settore Turismo, e coordinato dal capo di gabinetto del sindaco Licia Romano - mostrano un incremento di quasi il 45% rispetto al 2015: primo anno di effettivo pagamento dell'imposta. Merito del boom del turismo, ma anche dell’emersione dal “mercato nero” di parecchie strutture di ospitalità turistica e degli accordi con portali come Airbnb.

E' questa la "lettura" del sindaco Leoluca Orlando, che ha mantenuto per sé la delega al Turismo. L’imposta, istituita ad aprile del 2014 con delibera del Consiglio comunale, ha cominciato ad essere riscossa nel 2015, quando nelle casse di Palazzo delle Aquile sono entrati 1,8 milioni di euro. L’imposta è versata dai turisti per le prime quattro notti di pernottamento, direttamente alle strutture ricettive (o ai siti di prenotazione online che hanno sottoscritto appositi accordi con l’amministrazione comunale) in base alla classificazione delle strutture stesse: si va da 0,50 euro a notte a persona per gli alberghi ad una stella ai 4 euro degli alberghi 5 stelle lusso. Per tutte le strutture non alberghiere (affittacamere, b&b, ostelli, campeggi e affitti brevi) la tariffa è di 1,50 euro a notte.

A generare i maggiori introiti sono le strutture alberghiere, con oltre 1,6 milioni. Ma l’aumento maggiore rispetto agli anni scorsi è nell'ambito dei cosiddetti affitti brevi. A pesare in questo caso è la stipula degli accordi firmati dal Comune con portali come Airbnb e WonderfulItaly, che hanno generato oltre 440 mila euro di incassi. Che il settore sia sempre più un elemento trainante dell’economia cittadina, lo dimostra il numero di strutture ricettive che sono registrate al portale dell’imposta, passate da sole 382 nel 2015 ad oltre 1.437 nel 2018, con un incremento di ben il 276%.

"Le cifre dell’imposta di soggiorno - sottolinea il sindaco - confermano come il turismo possa essere volano di sviluppo e produttore di nuove risorse per la città. Non dimentichiamo infatti che accanto alle somme incassate dal Comune ci sono quelle incassate direttamente dagli operatori turistici che possono utilizzarle per interventi di decoro e miglioramento dell’offerta. Questi importi indicano inoltre chiaramente che in tanti hanno compreso l’importanza di uscire da una condizione di irregolarità, rendendo quindi più sicura la propria attività economica legata al turismo".

Le somme incassate dal Comune, in base al regolamento sono destinate ad interventi vincolati per la  promozione turistica della città, il potenziamento della sua offerta turistico-culturale e il miglioramento dei servizi. In passato a beneficiarne sono stati enti e strutture legate all’attività culturale (Manifesta, il Teatro Massimo ed altri) e diversi interventi legati alla promozione della città e al miglioramento dei servizi di informazione (il nuovo portale turistico https://welcome.palermo.it, i Cit, la realizzazione di app e prodotti informativi, ecc...). Con i fondi del 2018, quest’anno sono stati pubblicati anche due bandi per il sostegno all’avvio di attività di “turismo esperienziale nelle periferie della città” e per attività di “turismo familiare”. I due bandi si sono chiusi a giugno ed avevano una disponibilità di circa 180 euro complessivi.

Nei prossimi mesi si sta pianificando una campagna promozionale per promuovere Palermo in bassa stagione, mirando soprattutto ai turisti che provengono dai paesi che hanno un collegamento diretto con Punta Raisi e ai “mercati emergenti” del turismo asiatico, i cui cittadini hanno fatto registrare un grande interesse negli ultimi anni per la nostra città: Cina, Giappone, Corea del Sud. Sul fronte degli arrivi, secondo i dati recentemente pubblicati dalla Regione, i turisti che arrivano a Palermo provengono soprattutto da quattro paesi europei (Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) e dagli Stati Uniti che insieme rappresentano circa il 28% di tutti i turisti che visitano la nostra città. Fra i nostri connazionali, i turisti che scelgono Palermo arrivano soprattutto dalla stessa Sicilia e poi da Lombardia, Lazio e Campania.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Boom di turisti e meno strutture in "nero", Comune incassa 2,6 milioni da tassa di soggiorno

PalermoToday è in caricamento