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Un tunisino si suicida al Pagliarelli Trovato impiccato nella sua cella

E' il secondo detenuto a togliersi la vita nel giro di un mese a Palermo. Ha afferrato il lenzuolo della branda e si è strangolato nelle sbarre del bagno. Stava in una stanza con altri sette carcerati

Secondo suicidio in carcere nel giro di un mese a Palermo. Stavolta a togliersi la vita è stato un tunisino: Mohamed Nahiri, 35 anni. L'uomo si è impiccato al carcere Pagliarelli nella notte tra domenica e lunedì alle sbarre del bagno della sua cella  con un lenzuolo. A darne notizia è l'agenzia Agi sul suo sito on line.

Intorno alle 3, Nahiri ha afferrato il lenzuolo della sua branda, l'ha bagnato e si è impiccato. I suoi sette compagni di cella si sono accorti di quanto accaduto solo ieri mattina, quando non c'era più nulla da fare. Il magistrato di turno non ha ritenuto necessario disporre l'autopsia. Mohamed Nahiri era arrivato al Pagliarelli nel maggio scorso. Prima era rinchiuso nel carcere di Augusta, dove aveva avuto alcuni problemi con altri carcerati e con le guardie, che avrebbe aggredito in più di un’occasione. Il tunisino era finito in cella per l’omicidio di un connazionale a Roma e avrebbe finito di scontare la sua pena nel 2019. Un mese fa, un altro caso simile all'Ucciardone. A uccidersi era stato Alex Pantano, 38 anni, torinese, accusato di spaccio e furto. Nelle carceri siciliane è il quarto suicidio di un detenuto dall'inizio di settembre.

 

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