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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Non diagnostica in tempo un tumore al seno": condannata a 4 mesi

Un medico del Policlinico inizialmente aveva eseguito un intervento con il solo fine di diagnosi, e non per asportare il cancro alla "paziente", che è stata poi salvata a Milano. I fatti risalgono al 2011

Avrebbe diagnosticato con (colpevole) ritardo un carcinoma ad una paziente. Per questo motivo il giudice della quarta sezione penale del Tribunale di Palermo, Vittorio Alcamo, in procedimento monocratico, ha condannato il medico dell'Unità operativa semplice di "prevenzione dei tumori della mammella", del Policlinico, Carmela Amato a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) per lesioni colpose.

I fatti risalgono al 2011. Un nodulo, i primi cattivi presagi, la visita. Invece di disporre un controllo entro tre mesi, nel referto i medici hanno indicato come data di controllo un anno. Ma il nodulo cresce. Così tre mesi prima della data stabilita la donna torna a farsi visitare, ma la situazione si è decisamente aggravata. La paziente, Cristina Calascibetta, che oggi ha 40 anni è stata poi salvata a Milano dove i medici sono stati costretti ad asportarle un seno.

l giudice ha inoltre disposto la condanna al pagamento delle spese sostenute dalla parte civile. Il pubblico ministero Giulia Bentley aveva chiesto il massimo della pena, cioè sei mesi.

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